La storia viola è costellata di ottimi portieri italiani: da Sarti ad Albertosi, passando per Galli e Toldo, con una virata decisa però sul numero uno straniero a partire da inizio del nuovo millennio. Sebastien Frey è stato il condottiero di questa rivoluzione, difendendo la porta della Fiorentina per sei anni, prima di lasciare spazio ai vari Boruc, Neto, Tatarusanu, Lafont e Dragowski (con l'intermezzo di Sportiello). Dalla Primavera si sono affacciati timidamente in molti ma senza sfondare poi definitivamente in prima squadra: chi potrebbe invertire il trend è invece Federico Brancolini, portato a Firenze un paio d'anni fa da Corvino, titolare in Primavera e nell'Under 19 azzurra. Ieri il portiere modenese ha chiuso la sua seconda gara di fila senza subire gol, nel successo dell'Italia per 2-0 contro Cipro; per il momento per lui c'è il ruolo da terzo portiere di Montella, per il futuro a venire forse anche qualcosa in più, spinto verso l'alto anche dalla maglia della Nazionale.


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