Niente progetto definitivo entro il termine del 31 dicembre 2018. Per il nuovo stadio la Fiorentina ha annunciato che intende aspettare almeno sei mesi dall’approvazione finale della variante di Castello, che è prevista entro fine novembre. Se ne riparla dunque a maggio prossimo.

Lo ha spiegato giusto ieri, in un lungo comunicato la Fiorentina, che ha risposto così alle polemiche degli ultimi giorni e alle esternazioni del sindaco Dario Nardella, che aveva sempre detto che quel termine era irrevocabile e che non avrebbe concesso ulteriori proroghe.

Una vicenda questa che va ad incastrarsi pericolosamente con le prossime elezioni amministrative. È come se la Fiorentina avesse voluto prendere volontariamente tempo per attendere l'insediamento della nuova giunta, di qualunque colore essa sia, per poi ridefinire l’operazione e i costi accessori come le bonifiche dell'area Mercafir e il trasferimento dello stesso mercato a Castello.

E Palazzo Vecchio? Quello che trapela è che c'è molta irritazione all'interno del Comune, perché ci sarebbe stata una violazione dei patti. La richiesta di un incontro ai massimi livelli resta sempre sul tavolo ed ora più che mai diventa un'esigenza fondamentale. Di certo l'Amministrazione deve decidere come muoversi a breve: andare verso uno scontro formale con la Fiorentina facendo decadere la procedura del nuovo stadio a dicembre o dare un'ulteriore proroga alla società, però di fatto smentendo quanto detto finora.


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