Il 2022 è iniziato col botto in casa Fiorentina, anzi con i botti, quelli provenienti dalle pistole del nuovo bomber a disposizione di mister Italiano. Il club viola cercava disperatamente un pistolero come vice Vlahovic.

In realtà sulle sponde dell’Arno un bad boy c’era già, visto che proprio lo scorso anno arrivava Kokorin, attaccante russo celebre per i suoi scatti in compagnia di fucili e pistole. Tuttavia non stiamo parlando di lui, ma ovviamente di Krzysztof Piatek, il pistolero, che con la sua celebre esultanza ha già fatto impazzire i tifosi viola.Il polacco arriva a Firenze con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma soprattutto con addosso l’etichetta del tanto chiacchierato vice Vlahovic. L’ex Hertha Berlino però non ha perso tempo, e già ieri durante la presentazione alla stampa, ci ha tenuto a precisare anche la possibilità di poter giocare insieme al serbo:

Conferenza stampa di presentazione del nuovo calciatore della Fiorentina Krzysztof Piatek
Claudio Giovannini/CGE Fotogiornalismo


"Vlahovic è un grandissimo talento con grande potenziale. Ha fatto tanti gol, ma credo di aver dimostrato di saperli fare anche io in Italia con il Genoa e con il Milan”.

Piatek ha messo subito le cose in chiaro, mostrando a tutti una personalità non da poco. Dopo gli ultimi due anni piuttosto deludenti passati in Germania, per Krzysztof si tratta di un ritorno nel bel paese:

“Sono un calciatore più forte e consapevole rispetto al 2018”. Puntualizza l’ex Milan. “Voglio mostrare le mie pistole anche al Franchi, magari giocando in coppia con Vlahovic. Possiamo fare bene insieme”.

Piatek

Che la definizione di vice Vlahovic non gli sia piaciuta, appare piuttosto evidente. Certo è che per lui non sarà facile spodestare il capocannoniere della Serie A dal suo trono. Più verosimile un suo impiego a partita in corso, in quelle gare in cui ci sarà bisogno di forzare un po’, magari inserendo il doppio attaccante che fino ad adesso era mancato a Vincenzo Italiano. Poi se potrà essere lui l’erede per il dopo Vlahovic si vedrà.

Intanto il tecnico siciliano ha una nuova missione da compiere: ricaricare le pistole di Piatek, rispolverando magari quel giocatore in grado di segnare addirittura 30 gol nel suo primo anno in Italia tra Genova e Milano. Dopo le ultime stagioni in cui le polveri delle sue pistole si erano decisamente bagnate, il polacco ha di nuovo voglia di far fuoco.

 

 

 


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