Il faccia a faccia tra Commisso e Enrico Chiesa dovrebbe aver favorito quell'unità di intenti che dall'estate scorsa non si era mai davvero trovata. La società viola ha fatto intendere a padre e figlio che a Firenze non verrà certo fatto prigioniero ma che prima c'è una stagione da portare a compimento in modo dignitoso e soddisfacente per entrambe le parti, dato che lo stesso Federico si gioca le sue chance di titolarità al prossimo Europeo. E nella strategia, scrive La Gazzetta dello Sport, dovrebbe rientrare anche il discorso più concreto che porta al rinnovo del contratto, con adeguamento e conseguente incremento di potere in sede di mercato da parte della Fiorentina. Dal fronte Chiesa invece la promessa a dare il massimo in ogni caso per la causa viola e a liberare la mente dai brutti pensieri, primo requisito per tornare a fare la differenza, già da oggi a Torino.


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