Sulle pagine de La Repubblica troviamo un editoriale firmato da Stefano Cappellini sul momento della Fiorentina.

Queste le sue parole: "Non bisogna pensare alla Juve. Certo è difficile, forse persino innaturale, ma non bisogna pensarci. Altrimenti si rischia di arrivare al match di Coppa Italia zavorrati da una scoppola in campionato che non farebbe bene né all’autostima né alla classifica.

Solo dopo aver scavallato Sassuolo, potremo concentrarci sulla partita che, non c’è dubbio, “non è come le altre”. A proposito, torna a Firenze quel tale lì e stavolta, niente snobismi, non è il caso di riservargli indifferenza. No, bisogna che Vlahovic senta il giudizio dello stadio, i fischi, la disapprovazione, sempre nei limiti della civiltà e dell’educazione, sia chiaro: guai ad insultare, guai a lasciarsi andare a cori razzisti o beceri.

Però il pubblico sarà un’arma fondamentale. Deve andare come quel giorno in cui Nicolino Berti tornò per la prima volta da avversario al Franchi con la maglia dell’Inter e dovette essere sostituito alla svelta perché rimase così frastornato dai fischi da non strusciare un pallone".


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