Tornano i punti, assieme alle reti, per la Fiorentina. E la strada per l’Europa si riapre clamorosamente, anzi è ad un passo. Segno che Italiano, nonostante l’aprile difficile, è riuscito a tenere il gruppo, a lasciare intatta la fame, a non far mollare nessuno. Doppiamente bravo.

E poi i gol appunto, arrivati dai giocatori di qualità, più che dai centravanti. Piatek e Cabral ancora sembrano annacquati, per un motivo o per un altro. Ecco che, Europa o non Europa (ma se sarà Europa a maggior ragione), la dirigenza viola sta immaginando in questi giorni l’attacco del futuro. Dove Cabral, il vero investimento, rimarrà e si giocherà il posto con la concorrenza. Dove Piatek, non ci sarà più. Dove Gonzalez sarà fondamentale, magari assieme ad Ikone, giocatore sul quale la Fiorentina ovviamente continuerà a puntare sperando che questi mesi di ambientamento siano propedeutici per una definitiva esplosione. Qualche dubbio in più c'è su Sottil, dal quale tutti allenatore in primis, si sarebbero aspettati qualche giocata, qualche strappo e maggiore continuità.

Ma Cabral, con chi se la giocherà? Il nome più gettonato è uno e uno solo: per costo, per valore, per esperienza. Ed è quello di Joao Pedro, attaccante del Cagliari che Pradè aveva già provato a portare a Firenze nelle passate sessioni di mercato, senza riuscirci. Joao Pedro piace ad Italiano, è uno pronto e nel pieno dell’età, ma al tempo stesso può non essere nella Fiorentina del futuro un titolare inamovibile, lasciando il giusto spazio appunto al centravanti brasiliano, che i viola si augurano possa esplodere e diventare il nuovo Vlahovic. E poi, con un Cagliari, probabilmente in Serie B la trattativa potrebbe anche non essere troppo complicata.



Trent’anni, naturalizzato italiano, sempre in doppia cifra nelle ultime tre stagioni di Serie A: tredici gol quest’anno, sedici lo scorso anno, addirittura diciotto nella stagione 2019-2020. Insomma, un attaccante per andare sul sicuro, in vista anche di possibili impegni ravvicinati e di una Fiorentina che potrebbe spesso giocare ogni tre giorni. Un solo dubbio, su questa operazione: Commisso, che qualche tempo fa disse chiaramente di preferire calciatori giovani, plusvalenze possibili, invece di giocatori meno giovani. Anche per questo Berardi non è mai arrivato.

Ma oggi, con l’Europa, le cose potrebbero cambiare. Joao Pedro, in questo senso, potrebbe essere la giusta via di mezzo anche a livello economico, con un esborso che non supererebbe i dieci milioni di euro (soltanto due anni fa Giulini ne chiedeva il doppio). Prima il centravanti, poi una seconda punta veloce e rapida di movimento per aggiungere qualità ad un attacco che, da gennaio in poi, ha sicuramente faticato. Lo dicono i numeri. La Fiorentina non è ferma, anzi, ha già dato il via alle trattative. E con la fine della stagione potrebbero arrivare i primi annunci. Con l’Europa sarebbe tutto più facile e chiaramente anche più bello.


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