La Fiorentina sarà più forte, parola di Commisso e parola di Pradè. Ma al di là dei nodi più eclatanti da risolvere (Chiesa su tutti) la società viola dovrà decidere (anche assieme all’allenatore che verrà) se puntare ancora su giocatori arrivati la scorsa estate, con grandi propositi ma senza aver avuto un grandissimo rendimento, oppure no.

Primo tra tutti Lirola. Gioca in un ruolo fondamentale nel calcio di oggi. E’ davvero ancora il calciatore che a Sassuolo fece bene (non benissimo) e che a Firenze poteva diventare un big? Qualche dubbio è legittimo. Nonostante l’arrivo di Iachini, tecnico che lo conosceva bene e che aveva saputo valorizzarlo, le prestazioni non sono decollate, anzi. Il finale di stagione è mediocre.

E poi Pulgar. Qui però il ragionamento è diverso. E’ vero che non ha reso quanto per ci si aspettava. Ma allo stesso tempo ha dalla sua il fatto di essere un ottimo rigorista, di essere bravo sui calci piazzati e dal punto di vista dei numeri alla fine non è così male. Può e deve migliorare però come rendimento e come costanza. Con l’arrivo di Amrabat servirà il miglior Pulgar per riuscire a conservare il posto da titolare.

Infine Igor, Cacares, Ghezzal, Sottil, tutti calciatori che per motivi diversi dovranno essere giudicati. Per capire se sarà giusto tenerli o meno. E’ arrivato il momento delle decisioni, delle scelte. Vedremo se sarà anche Iachini a dire la sua, o chi per lui.


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