E' il campionato di Serie A 1988/89 e l'Inter di Trappattoni si presenta al Franchi da capolista, ancora imbattuta. Si tratta dell'ultima giornata di andata e i nerazzurri, per tenere a distanza il Napoli di Maradona, devono superare la Fiorentina. Ma la squadra allenata da Eriksson ha altri piani, e lo dimostra in campo con una partita audace e propositiva. Quel che succede nei novanta minuti ha pochi precedenti: Inter in vantaggio con Matthaus su rigore (dubbio), Baggio risponde con un tocco sotto porta. Nella ripresa slalom straordinario di Cucchi, concluso da un diagonale in buca d'angolo. Fiorentina in vantaggio, ma per poco: i nerazzurri pareggiano infatti con Serena, e sempre lui firma anche il controsorpasso poco dopo. Sul punteggio di 3-2 per l'Inter la partita sembra chiusa, ma la Fiorentina ha la forza di tornare in pista. Sale in cattedra Borgonovo che prima fa 3-3 avventandosi su un cross da destra, e poi segna il gol decisivo. Il modo in cui lo realizza è alquanto particolare, visto che l'attaccante viola intuisce un retropassaggio di Bergomi verso Zenga, scarta lo stesso portiere e deposita in fondo al sacco: 4-3. Finisce l'imbattibilità di Trapattoni, mentre Eriksson festeggia e rimane in zona Europa. Alla fine di quel campionato l'Inter si laureò campione d'Italia, mentre la Fiorentina arrivò in Coppa UEFA vincendo lo spareggio con la Roma. Ma quella partita con i nerazzurri al Franchi entrò di diritto nella storia della squadra viola che, trascinata da Baggio e Borgonovo, rese meno invincibile l'Inter di Trapattoni.


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