“Una squadra ambiziosa”: quante volte abbiamo udito Andrea Della Valle, Mario Cognigni e Pantaleo Corvino usare questo aggettivo riferito alla Fiorentina. Ogniqualvolta parlano del futuro viola spunta il termine “ambizione”. Un vocabolo pienamente condivisibile. Sinonimo di desiderio di eccellere, di aspirazione a migliorarsi, di voglia di successo. Peccato che la politica societaria negli ultimi anni abbia crudelmente tradito queste aspettative. Il 2018 appena passato agli archivi, resterà nella storia viola per la tragica morte di Astori. Un lutto che ha travolto la squadra, la tifoseria, la città di Firenze per espandersi a macchia d’olio in tutta Italia e perfino oltre i confini nazionali.
Eppure quel dolore condiviso resta l’unico aspetto da incorniciare nella passata stagione della Fiorentina. La reazione collettiva alla morte del capitano viola come elemento di cui andare orgogliosi. Un bagliore di umanità e passione, nel grigio plumbeo della mediocrità sportiva.
Neanche la tregua, il “cessate il fuoco” provocato da un lutto capace di assopire le polemiche e rinsaldare i rapporti, è stato sufficiente a dare una scossa alla società. I Della Valle hanno fallito la migliore occasione per riconquistare un rapporto con i tifosi: almeno con quella parte che non li contesta apertamente solo perché teme tempi (e proprietari) peggiori.
Se il 2017/2018 della Fiorentina è stato un campionato da buttare alle ortiche, quello di cui siamo arrivati al giro di boa, e che vedrà la conclusione nell’anno iniziato da qualche giorno, si candida ad essere ancora più sciatto e demotivante per i tifosi viola. Quale ambizione è possibile coltivare senza rischiare di essere ridicoli? Un risultato sportivo di prestigio (vittoria di un trofeo, qualificazione in Champions) appare lontano anni luce dalle volontà, prima ancora che dalle possibilità, dei Della Valle. Né pare più realistica l’ambizione di aprire un ciclo puntando sulla squadra con l’età media più bassa del campionato. Come se la gioventù fosse, di per sé, una qualità anziché un dato statistico.
Quali giovani dovrebbero aprire il nuovo ciclo viola? Gerson? Che (almeno lo spero) tornerà da dove è venuto senza passare dal via. Pjaca? Che (almeno lo spero) sarà restituito quanto prima a chi ce lo ha prestato. Edimilson? Che (almeno lo spero) saluteremo a fine campionato. O forse Chiesa e Milenkovic? Probabilmente destinati a squadre dove si gioca per vincere davvero. E’ tutto un aprire nuovi cicli che non si chiudono mai.
Stretta nell’angolo di un mercato estivo fallimentare, la dirigenza viola ci propina il pannicello caldo Muriel. Ennesima scommessa su un giocatore in cerca di rilancio (quanti ne sono passati come meteore!). Ha una media gol inferiore a quella del già stitico Simeone ma coi tempi che corrono (cioè senza soldi) è già grasso che cola (nessuno faccia battute sulla presunta pinguedine del colombiano, per carità). In realtà la Fiorentina, intesa come società, una vera ambizione la cova ormai da qualche anno: quella di non avere ambizioni. Amen.
Chissà, la cosa certa è che te sei sicuramente uno dei pittoreschi.
Qui l’unici che sono pittoreschi è chi ancora osanna questa proprietà che dici ti ritieni uno di quelli.
Sono indeciso se sia più divertente l’articolo oppure leggere alcuni commenti sui quali si erge, con grande distacco da tutti, il mitico Alessandro Toscana. La chiamata a raccolta trova sempre pronti i soliti pittoreschi personaggi
A me sinceramente st’articolo dopo na settimana ma stufato! boh… fate ‘npo’…..
Io penso invece che gli investitori ci potrebbero essere e stiano aspettando
solo che sia sicuro il discorso stadio,
a parer mio legato indubbiamente
anche all’aeroporto.
Sul fatto che inizialmente affianchino
altri proprietari magari di nazionalità
America o Araba forse è la soluzione
migliore.
Non mi pare che la Roma si stia trovando un gran che bene.
Sul fatto politico sappiamo entrambi che la pensiamo in animerà opposta.
Al solito arrivano i difensori, totalitaristi del comparto aziendale, seguaci del dio denaro, che sbrodolano in giuggiole per i finanzieri marchigiani e la loro inesistente gestione sportiva.
A questo punto sono sicuro che sono pagati da Gnigni, nessuno dotato di cervello può criticare l’editoriale.
Finché restano i DV ce li dobbiamo sorbire, triste ma vero.
Epte , guarda che i commenti li devi fare sul sito della Tod’s Football Club sito che parla dei tuoi idoli non certo su siti che parlano di Fiorentina.
Un articolo che porta solo ad una conclusione logica, per chi ha un minimo di cervello: VIA I DELLA VALLE DA FIRENZE.
O finalmente un commento senza la politica di mezzo Le00 , fra l’altro vicino al mio pensiero, un partner credo sia difficile lo trovino, se lo volevano, con un progetto come stadio e cittadella, a quest’ ora avrebbero avuto la fila di imprenditori disposti a legarsi a Firenze , vogliono solamente qualcuno che cacci i soldi mantenendosi il ruolo di maggioranza assoluta e decisionale , e gente cosí disposta a darti quattrini per non contare un c… in giro se ne trova poca !
Questi sono “articoli” che servono solo ad aizzare lenzuolai e vuturiani. Non è mia abitudine perdere tempo a commentare il nulla. Perché di questo si tratta: del nulla. FORZA FIORENTINA. FORZA VIOLA. CHI È CONTRO DELLA VALLE È CONTRO LA FIORENTINA.