Nessuno tocchi il 5-3-2, cambiano allenatori, stagioni, mesi e anni ma l'unica certezza incrollabile della vita per la Fiorentina è che a calcio si può giocare solo con il 5-3-2. E dire che Prandelli al suo arrivo ci aveva provato a cambiare marcia e a inserire la difesa a 4, d'altra parte la squadra viola era stata allestita con 4 terzini e non certo con 4 esterni a tutta fascia, logico provare a sfruttarli per le loro caratteristiche. E invece no, tempo due partite e subito il dietrofront e la ripetizione costante di ciò che faceva infruttuosamente anche lo stesso Iachini. Difesa folta, tre centrali bloccati con altri due difensori ai lati e possibilmente anche centrocampisti d'interdizione. La Fiorentina di fatto può stabilire un record, quello della squadra col peggior rapporto tra giocatori impiegati in fase difensiva ed efficacia della strategia: i numeri della difesa d'altra parte fanno piangere, perché i gol subiti sono 41 in 26 giornate, solo in 6 hanno fatto peggio e sono le uniche 6 squadre alle spalle di quella di Prandelli.

Ieri contro il Parma si è concretizzato inoltre un paradosso veramente assurdo, con i difensori tranquillamente bucati dietro (anche se i peggiori stavolta sono stati gli esterni) ma decisivi in fase offensiva, con tutti e tre i gol procurati ed una traversa di Martinez Quarta che grida ancora vendetta. D'altra parte giudicare l'attacco sarebbe quasi come sparare sulla croce rossa, con un 21enne mandato a fare la guerra totalmente in solitudine: chissà se l'ulteriore, inutile, assembramento difensivo viola non procurerà qualche riflessione sull'opportunità di continuare su questa inutile e speculativa strada, che oltre a non portare benefici all'attacco, non li porta neanche alla difesa.


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