LA FRATTURA INSANABILE SI E’ CONSUMATA. CORVINO, CHI HA CREATO CLIMA OSTILE? MA NON SONO I DELLA VALLE A TIRARE IN PORTA, ANZI, FUORI!

Il punto di non ritorno è stato superato. La contestazione fuori dallo stadio dopo la rovinosa sconfitta contro il Verona e il comunicato degli 1926 (il gruppo ultras che guida la Curva Fiesole) non lasciano spazio ad altre interpretazioni: tra i Della Valle e i tifosi della Fiorentina, quanto meno la maggior parte di loro, si è consumata una frattura insanabile. Pantaleo Corvino per una volta ha sintetizzato in modo chiaro la situazione: “Non ci sono le condizioni per lavorare bene”. Ha ragione. Ma non ha osato spingersi oltre nell’analisi di chi e perché ha creato questo clima ostile.

Quando un patrimonio quasi secolare di passioni, che Firenze ha sempre nutrito per la propria squadra, viene dilapidato in tempi così rapidi un esame di coscienza si imporrebbe. Tuttavia è illusorio, quasi ingenuo, supporre che cori e striscioni possano incidere sulle scelte dei Della Valle. Sono trascorsi dieci anni da quando i fratelli marchigiani accarezzarono l’idea di costruire stadio e cittadella viola. Ora che il progetto, pur tra mille difficoltà, è faticosamente arrivato al rush finale (rush per modo di dire, ovviamente), pensate che mollino tutto? Che rinuncino ad un affare da oltre 400 milioni di euro? La loro dipartita dalla Fiorentina, probabilmente, passa proprio dall’avvio di questo investimento. E’ tra i partner finanziari coinvolti nel business nuovo stadio che potrebbe spuntare un compratore per la Fiorentina.

In attesa della “liberazione” societaria, attenzione a non creare alibi alla componente tecnica. La Fiorentina ha scarsa qualità, ma non così scarsa da giustificare sconfitte come quella col Verona o, in precedenza, con Chievo e Crotone. Giocatori e allenatore non sono esenti da colpe. Non sono i Della Valle a tirare in porta. Anzi, fuori.