Dopo tante anticipazioni finalmente abbiamo potuto vedere la puntata di Report che si è occupata dell'inchiesta Alto Piemonte e dell'infiltrazione della 'ndrangheta nella Curva Sud della Juventus. Una storia con molto torbido dietro e addirittura un morto, in apparenza suicida, Raffaello Bucci, un ultrà della Juve riuscito poi ad entrare a lavorare nel club.

Il quadro che emerge è tutt'altro che rassicurante per la Juventus. C'è innanzitutto da segnalare come la Curva dove siedono i più accesi tifosi bianconeri è praticamente in mano alle cosche della 'ndrangheta e qualche esponente di spicco ha pure affiliazione con alcuni clan mafiosi. Il security manager Alessandro D'Angelo teneva regolarmente rapporti telefonici con queste persone, era a conoscenza delle attività illegali che svolgevano, a cominciare dal bagarinaggio dei biglietti che fruttava entrate davvero notevoli ai capi ultras. E soprattutto la società viveva sotto scacco. Fu D'Angelo ad aiutare i tifosi della Juve a fare entrare due striscioni davvero infami contro il Torino, riguardanti la tragedia di Superga, striscioni che costarono una multa salatissima alla società.

Del coinvolgimento di D'Angelo venne a conoscenza anche il presidente Andrea Agnelli, che nei giorni successivi si riunì col security manager, senza però denunciare quanto accaduto alle autorità.

E nonostante l'inchiesta il bagarinaggio continua apertamente nel piazzale dello Stadium senza che nessun addetto alla sicurezza del club intervenga, anche perché, come ricordato da uno dei capi ultras intervistato all'interno del programma "il piazzale è cosa nostra".


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