La stagione di Josè Maria Callejon sta diventando sempre più emblematica. Arrivato per sostituire Federico Chiesa, come confermato due giorni fa dal tecnico Iachini, e utilizzato in campo sempre con il contagocce, soprattutto con Cesare Prandelli in panchina. Ci sono ancora nove partite per poter cambiare registro. Un giocatore come lui, di grande esperienza e tecnica, deve rappresentare un valore aggiunto soprattutto in campo. La classifica dei viola è ancora quella che è, con pochi punti di margine con la zona calda della classifica. Iachini ha sicuramente nei suoi piani quello di rilanciare lo spagnolo da titolare nelle prossime gare.

Ma il vero quesito sta nel capire in quale ruolo. Se come esterno a tutta fascia è improbabile restano tre opzioni: trequartista, seconda punta o a destra nel tridente. Va detto che il 3-5-2 utilizzato dal tecnico viola è un modulo che non prevede nessuna di queste possibilità, dato che il tandem d’attacco è composto solitamente da Ribery, anche se squalificato per la prossima, e Vlahovic.

Come e dove potrà quindi giocare titolare Callejon? Il rilancio del giocatore passa per questa domanda, e starà a Iachini sciogliere questo dubbio. Il giocatore sta ancora cercando il suo primo gol in campionato con la maglia viola. Il suo contributo da qui a fine stagione dovrà anche giustificare in un modo o nell’altro il suo ingente ingaggio. Per la prossima stagione poi si vedrà il da farsi, dipenderà da chi sarà l’allenatore e come vorrà impostare la squadra. La priorità di Callejon è adesso quella di scollarsi di dosso l’etichetta di “equivoco tattico” che gli è stata affibbiata data la collocazione ancora incerta in tutti gli schieramenti in campo visti fino ad ora.

Per Beppe Iachini, al suo ritorno in viola, la missione è quindi doppia. La prima, e più importante, è quella di salvare la Fiorentina. La seconda è ritrovare in buona parte il vero Callejon visto negli anni trascorsi a Napoli.


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