Davvero particolare la storia attuale del portiere Bartlomiej Dragowski alla Fiorentina. Primo acquisto ufficiale al momento del ritorno di Pantaleo Corvino alla Fiorentina, arrivato a Firenze con le possibilità effettive di fare il titolare, per poi invece essere rilegato per ben tre volte panchinaro, sia con Sousa che con Pioli, e secondo in ordine di Tatarusanu, Sportiello e Lafont. Poche possibilità per giocare, se non quando le prime scelte erano indisponibili, e dichiarazioni (tipo quel "Qua contano più i magazzinieri di me...") non certo belle nei confronti della società viola quando si era reso perfettamente conto del suo ruolo da riserva. Insomma, la voglia di giocare da parte del portiere polacco è da sempre tanta, ben poche sono state le occasioni per farlo fino a questo momento, e quando le ha avute non le ha sfruttate benissimo. Eppure in Polonia erano e sono tutt'ora convinti delle sue qualità, che probabilmente tra pochi giorni avrà modo di dimostrare in un'altra serie in modo da poter definitivamente convincere o meno la Fiorentina sul da farsi per le prossime sessioni di mercato. La Nazione di oggi spiega come siano sfumate le trattative per lui con Livorno e Ascoli in Serie B, resta però in auge l'ipotesi danese del Vejle.


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