"Quando hai personalità, quando hai coraggio, quando vuoi giocare un calcio d'attacco, devi rischiare. Io non sono quell'allenatore che dice "non rischiamo nulla". Perchè se non vuoi rischiare nulla, devi fare un altro sport. Se vuoi giocare bene, devi avere il coraggio di rischiare", così Antonio Cincotta, mister della Fiorentina Women's aveva commentato i due gol subiti domenica contro il Florentia.

Se da una parte c'è chi rischia, dall'altra c'è chi ha rischiato sempre troppo poco. Infatti, se dovessimo paragonare i cammini della squadra maschile e femminile della Fiorentina, la differenza sta proprio lì. Nel rischio.

Mister Cincotta, orfano delle sue migliori giocatrici come Clelland e Kostova, ha saputo organizzare una squadra composta da ottime atlete ma anche da giovanissime con neanche troppa esperienza. Mister Pioli, invece, ha organizzato una Fiorentina metodica e pacata, come lui, ma ha rischiato poco. Anzi mai.

Infatti, in un intero campionato i veri "giovani" della Fiorentina, e non si parla del gioiello Chiesa, si sono visti in campo poco. Anzi pochissimo. La passerella fatta contro il Torino per Vlahovic e Montiel ha saputo tanto di contentino per stampa e tifosi che, da tempo, acclamavano i due giovani talenti viola.

Per vincere bisogna rischiare e alla Fiorentina mancano diversi punti in classifica proprio per questo poco coraggio. Un esempio pratico? Fiorentina-Sampdoria. 2-1 viola. Esordio di Muriel bagnato da due reti. Pioli cambia al 77' il colombiano per Laurini. Un difensore.

Le parole di Cincotta devono essere monito per tanti, anzi per tutti. Osando, qualcosa in più, poteva essere fatto.

 


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