Sembra incredibile ma in quasi ogni situazione la Fiorentina riesce a trovare il modo di spettacolarizzare la scena: è accaduto anche con la scelta del quarto allenatore di Commisso, durato paradossalmente meno degli altri tre (Montella, Iachini e Prandelli). Il matrimonio con Gattuso è finito dopo una ventina di giorni, per una dinamica che da un lato mette in cattiva luce il tecnico calabrese e il suo arcinoto procuratore Jorge Mendes ma che dall'altro lascia sinceramente sbalorditi.

Lo strapotere e il modus operando dell'agente portoghese era ed è cosa ben conosciuta, così come ipotizzabile era il fatto che al suo arrivo avrebbe tentato l'ingresso di prepotenza. Prospettive talmente chiare che l'accordo di fine maggio aveva lasciato intendere che nel futuro della Fiorentina ci sarebbe stato molto di Mendes: una situazione pericolosa ma che sembrava inevitabile. E invece ecco il colpo di scena: dopo 20 giorni viene fuori che l'agente del tecnico ha preteso delle super commissioni (fuori luogo, ma questo è un altro discorso). Non certo una sorpresa, soprattutto per chi le commissioni è abituato a pagarle.

Un elemento comunque che nei colloqui preliminari avrebbe dovuto rappresentare l'aspetto centrale del discorso... evidentemente però di tutto ciò o non si era parlato o lo si era fatto con superficialità, visto lo scontro che ne è seguito. La coppia Gattuso-Mendes può aver cambiato le carte in tavola ad accordi presi? Possibile ma incorrere in "sorprese" di questo tipo non è che dia tutta questa gran sensazione di reattività e conoscenza del contesto neanche da parte del club.


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