Nella nostra quotidiana azione di monitoraggio del mondo giornalistico internet, purtroppo ci siamo imbattuti in un articolo scritto da un certo Armando De Martino per Il Napolista. La sua analisi di Firenze e del mondo Fiorentina, non richiesta per altro da nessuno e della quale se ne faceva anche volentieri a meno, parte da una citazione del poeta francese, Alfred de Musset che scriveva: “Firenze è triste; è il Medioevo che ancora vive tra noi”. Tutto questo per arrivare a stigmatizzare i cori (stupidi e veramente di basso livello, ci mancherebbe altro) della Curva Fiesole verso Napoli e i napoletani. Peccato però che le argomentazioni portate avanti in seguito siano aberranti e facciano riferimento ad una realtà completamente immaginata dal suddetto. De Martino è riuscito a vedere "una settimana intera di provocazioni, stucchevoli sfottò" prima di Fiorentina-Napoli, tutto questo solamente per un post fatto dalla società con Simeone che mostra il suo tre, dopo la tripletta fatta agli azzurri nella passata stagione.

Da qui in poi è un'escalation formidabile. Scrive ancora: "Anni ed anni di campionati anonimi, di prospettive deluse, di campioncini formati per fare cassa. Nulla di interessante, se non l’essere ricordati per aver fermato il Napoli in lotta per lo scudetto. La Fiorentina ha avuto un ruolo, in una serie A che non l’annovera da decenni nella élite delle sue partecipanti. E questo ruolo, come quei locali che hanno solo un’attrazione, lo hanno speso per poter creare un minimo di interesse per una gara tra una prima della classe ed una di medio-bassa classifica". Bene, vorremmo ricordare a questo esimio signore che i campionati anonimi dei viola sono due (aspettiamo a parlare di stagione anonima per quella in corso), non certo anni ed anni. Il passaggio sul fatto che la Fiorentina da decenni non è nell'elite del calcio italiano è semplicemente esilarante, anche perché stiamo parlando di una squadra che è quinta nella classifica all time di punti fatti dietro solo le tre strisciate e la Roma e davanti anche ad un certo Napoli che ha avuto, quello sì, decenni di anonimato, riuscendo solo ad alzare la testa con Maradona e negli ultimi anni della gestione De Laurentiis.

Gran finale con ritorno ancora sulla mancanza di civiltà di Firenze: "D’altronde cosa bisogna aspettarsi da una tifoseria che non perde mai occasione per insultare i morti dell’Heysel? Niente di buono, niente di dignitoso per un popolo che ha spiegato all’Italia la grandezza culturale sotto ogni sua forma, ma manifesta solo le viscere avvelenate di una provincia intellettuale". Detto che la grandezza culturale di Firenze in Italia e nel mondo resta, vogliamo ritornare a parlare della civiltà allo stadio? Facciamolo. Ognuno purtroppo ha gli stupidi che merita. Fortunatamente qui sono molto pochi e fortunatamente qui non si verificano fatti incresciosi da molti anni ormai. Pensi al fatto che il suo presidente De Laurentiis ha parlato chiaramente di infiltrazioni criminali al San Paolo, senza contare le decine di testimonianze sul clima di terrore che i clan della Camorra hanno creato allo stadio. Pensi a questi fatti che sono enormemente più importanti e da combattere con tutte le nostre forze, poi viene il resto.


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