Dragowski: 5 Fuorigioco o non fuorigioco (probabilmente uno di quelli che è stato fischiato non c'era) è davvero bravo su Vlahovic, specialmente sul pallonetto tentato dal serbo, perché non va giù e copre una grande porzione di porta. Poi però commette una sciocchezza, uscendo a vuoto sull'azione del gol di Bernardeschi, quando per altro non ce n'era bisogno.

Venuti: 6,5 Ci sono diversi giocatori spaesati o sottotono che sorprendono in negativo. Ebbene, Venuti almeno stasera è uno di quelli che va al di sopra delle sue prestazioni standard, forse per il fatto che deve comunque riscattare l'autogol dell'andata, o perché la partita con la Juve la sente davvero. Callejon: 5,5 Ci mette dieci minuti per capire chi è e cosa sta facendo. La Fiorentina becca anche subito gol proprio sull'uomo che doveva seguire, menomale però che il Var decreta il fuorigioco di Rabiot e tutto viene invalidato. Poi comincia a proporsi ma i suoi cross restano preda per gli avversari.

Martinez Quarta: 6,5 Regge bene per 90 minuti. Si arrende nel recupero dove non riesce a contenere le finte di Cuadrado che lo salta netto. Ma a saltare, prima, era stato l'intero assetto della squadra, allungata all'inverosimile.

Igor: 6,5 Prova di forza e velocità al 20' contro un certo Vlahovic lanciato in campo aperto, al quale recupera un paio di metri di svantaggio, bloccandolo appena dentro l'area con l'aiuto di Duncan. Anche a questo giro il serbo, tranne in una circostanza, non si rende pericoloso.

Biraghi: 5 Dopo l'uscita a vuoto di Dragowski, la sua respinta corta di testa, diventa un assist perfetto per Bernardeschi che ringrazia e ne approfitta subito. Ad un errore di un suo compagno, ne aggiunge un altro pari, pari. Una sua punizione finisce fuori di pochissimo.

Ikone: 5 Lui mezzala è la più grande scommessa della serata fatta da Italiano. Ma il suo primo tempo non è niente di che. Anzi, perde palla al limite dell'area, lasciando scoperto il pallone e da lì la Juve riparte...fino a segnare l'1-0. Il secondo tempo? Lo stesso, linea tendente al piatto. Piatek: SV.

Torreira: 6,5 Con due mezzali fuori dalla gara è costretto ad un lavoro pressoché doppio a centrocampo. La sua partenza è a mille all'ora e lo troviamo ovunque. Anche a calciare a rete da due passi, con pallone respinto da Cabral, che si è fatto trovare nel posto sbagliato, nel momento sbagliato. Non ci fosse stato il brasiliano e il pallone fosse finito dentro, probabilmente la rete sarebbe stata convalidata dall'arbitro. Poi un colpo al ginocchio che lo mette KO ed è una notizia bruttissima per tutta la Fiorentina. Amrabat: 6 Una miriade di palloni toccati, anche a lui però è mancato un po' di coraggio per dare più verticalità al gioco della Fiorentina. Buona palla al limite dell'area, uscita fuori dai suoi piedi troppo centrale e neanche fortissima.

Duncan: 5 Fino a che deve fare il passaggino di due metri non ci sono problemi (e ci mancherebbe altro). Quando gli chiedi di fare un qualcosa di un po' più complicato, vedi un minimo controllo orientato, ecco che comincia ad arrancare. Ed è normale che Italiano se la prenda con lui perché non affonda mai, nonostante il tanto spazio di cui gode. Maleh: SV.

Gonzalez: 5,5 Il solito movimento ripetuto almeno un migliaio di volte, controllo verso l'interno e passaggio in orizzontale sulla trequarti. Stringi, stringi, pericoli per la Juve pochi, troppo pochi.

Cabral: 6 Purtroppo ha questo vizio di trovarsi nel mezzo ai tiri dei propri compagni. Lo aveva fatto sabato col Venezia con la punizione di Castrovilli, si è ripetuto con la Juve sul tiro di Torreira. Detto questo le occasioni più pericolose se le inventa lui, trovandosi però davanti un Perin, che quando vede viola si esalta, e mettendo fuori un altro pallone veramente di qualche centimetro.

Saponara: 5,5 Compassato, sempre al piccolo trotto, e con poche intuizioni. Sottil: 5,5 Tocca attendere il 90' per vederlo fare un qualcosa di buono con il tempo preso a De Ligt e conclusione respinta da Perin. Prima 25 minuti con poco nerbo e costrutto.

Italiano: 5 Ok, il forfait di Milenkovic non era prevedibile e la sostituzione del serbo è stata la più naturale e logica possibile. Altre scelte iniziali lasciano però perplessi, anche perché non hanno sortito effetti e sono sembrate troppo cervellotiche. In primo luogo ovviamente l'aver schierato Ikone mezzala, l'aver voluto rilanciare Dragowski, dopo una permanenza prolungata in panchina e altre ancora. Nervoso, nervosissimo, sente forse un po' troppo la pressione e l'importanza della serata.

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