Cerofolini: 6.5 Buoni interventi su El Shaarawy prima e Belotti poi, niente di trascendentale ma dimostra buona prontezza. In precedenza non perfetto nei tempi in occasione di un’uscita sui piedi Wijnaldum, ma riesce comunque a schermare l’olandese


Venuti: 5 Davvero troppo molle quando fronteggia Belotti nell’azione che porta al gol della Roma, il terzino viola affronta il ‘Gallo’ con leggerezza. In avanti è poco presente, un cross discreto nel finale di primo tempo, un giallo preso dopo che Zalewski con facilità irrisoria se l’era bevuto. 61’ Dodô: 6.5 Qualche spunto dei suoi prova a tirarlo fuori dal cilindro, ma la serata viola è talmente opaca che l’ex Shakhtar non incide come potrebbe nei primi minuti. Poi la sua vivacità lo rende ficcante e come sempre importante nella mezz’ora concessagli da Italiano


Martinez Quarta: 5 Totalmente fuori fase l’argentino, nella terra di nessuno quando El Shaarawy trafigge Cerofolini tutto solo. Salva su Solbakken, ma prima aveva bucato ancora sul lancio lungo della Roma. Un’ammonizione sciagurata con un fallo inutile, sanguinosi errori continui in impostazione che danno il via ai contropiedi romanisti, Italiano lo toglie all'intervallo. 46’ Milenkovic: 6 Col suo ingresso non è che la linea difensiva viola diventi impermeabile, anzi, ma la situazione migliora. Avventato nell’uscita su Wijnaldum che lo salta secco, non corre poi particolari rischi, soprattutto in virtù del fatto che la Roma di attaccare non ne ha alcuna intenzione


Igor: 5 Non v’è traccia neppure del brasiliano in area di rigore quando la Roma va in rete, ma dov’era? Impreciso in costruzione, in difficoltà sugli scolastici (ma pressoché sempre efficaci) lanci dalle retrovie della Roma. Buca l’ennesimo pallone e Belotti gli fa prendere anche il giallo. Giornata difficile, purtroppo l’ennesima, per il brasiliano


Biraghi: 5.5 Si fa scavalcare dal pallone morbido di Belotti e Solbakken può appoggiare facilmente per l’accorrente El Shaarawy. Un errore di lettura che costa caro alla Fiorentina. Il consueto contributo nella metà campo offensiva è molto meno concreto del solito. 46’ Terzic: 6.5 Ci mette intraprendenza, a costo di risultare in qualche circostanza anche un po’ disordinato e arruffone. Fa ammonire Solbakken con una bella accelerazione, poi è splendido nella giocata da cui scaturisce il 2-1: cambio di passo e pallone arrotato in mezzo perfetto, poi ci pensano Kouame e Ikone


Mandragora: 6 Morbido in mezzo al campo, troppo ordinario quando c’è da inventare qualcosa e neppure efficace quando serve fare legna. La Fiorentina a centrocampo non trova mai le trame giuste, e allora Mandragora inizia ad agire da incursore nella ripresa, incidendo in maniera molto diversa. Con intelligenza, astuzia e la una sana dose di cazzimma sposta il giovane Missori offrendo a Jovic il più semplice dei tap-in.


Duncan: 5 Chi l’ha visto? Spesso nel primo tempo viene da chiedersi se il ghanese sia in campo, nel secondo tutto resta praticamente tale e quale. Una presenza ectoplasmatica nella mediana gigliata, del tutto insufficiente per provare a scardinare la muraglia laziale. 76’ Kouame 7: Un traversone preciso che trova la sponda di Mandragora, uno stacco imperioso che regala il pallone a Ikone che deve solo depositare da mezzo metro. L'ivoriano entra ed è decisivo, ci mette voglia fame e tutto ciò che ha. Bravo Christian!


Ikone: 6.5 Quando ‘Jorko’ prende palla ormai si ha la sensazione che non riesca mai ad incidere. Il francese manca a livello di intensità e cattiveria agonistica, sbaglia tantissime scelte nelle fasi clou dell’azione e non fa male. Tanto, tantissimo fumo, ma l’arrosto sembra non esserci proprio. Per fortuna non sbaglia dalla riga di porta il cioccolatino che Kouame gli offre, e fa 2-1.


Barak: 5.5 Quanto meno il roccioso ceco ci prova, usando bene il possente fisico per disfarsi delle marcature avversarie. Fa ammonire Missori, si fa trovare dai compagni sulla trequarti pur senza riuscire a indovinare il guizzo decisivo. La verve è quella giusta, il calo nel secondo tempo però è vertiginoso


Saponara: 5 Dispiace che un calciatore della sua classe e sagacia tattica appaia così in difficoltà. Sul piano del ritmo e dell’intensità ‘Ricky’ viene spesso divorato dai dirimpettai romanisti, decisamente di altra freschezza. Si fa anche ammonire per un fallo piuttosto inutile in una zona del campo non pericolosa. Non pervenuto. 61’ Sottil: 5 Il calciatore pre infortunio, quell’ala che sembrava sul punto di trovare una dimensione all’interno della Fiorentina e della Serie A, è un ricordo annebbiato.


Jovic: 6.5 Nella gestione del pallone il serbo fa spesso illuminare gli occhi, ma la sfera gli capita poco, complice anche la scarsa vena nei movimenti. Un colpo di testa debole che non fa male a Svilar, un sinistro sbilenco sul fondo, qualche bel cambio di campo ma purtroppo poco altro. Nel secondo tempo manca di ferocia nell’avventarsi sul pallone di Ikone, anche se va sottolineata la (doppia) chiusura eccellente di Llorente. E’ puntuale in area sulla sponda di Mandragora, dimenticato dai centrali giallorossi, e batte Svilar. Una rete decisiva che gli alza il voto di parecchio


Italiano: 6.5 Ben 6 mancini in campo su 11 giocatori dall’inizio, probabilmente troppi, tutti calciatori che col piede debole praticamente la palla  non la toccano e questo è un limite grosso soprattutto nella prima frazione. Ne cambia ben 8 dopo la finale di Coppa Italia ma alla Fiorentina manca proprio l’idea e la possibilità di rendersi pericolosa, 0 tiri in porta per 70’ minuti, poi però le zampate sotto misura di Jovic e Ikone cambiano completamente volto alla gara ed i cambi di Terzic e Kouame sono due svolte fondamentali


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