Le nostre PAGELLE: Pizarro, Jovetic, ma soprattutto Ljajic. Una squadra STELLARE

Viviano: 6 Giusto per non lasciarlo senza voto in questa grande serata viola. Ma di interventi non ne ha dovuti fare neanche mezzo.

Tomovic: 6,5 Si apprezzare per i continui inserimenti nel primo tempo sulla destra. Si conferma come pedina su cui fare affidamento.

Rodriguez: 7 Torna quello principesco di qualche domenica fa. Alcune chiusure sono belle ed efficaci, in puro stile Gonzalo.

Savic: 7 Deciso e preciso, più che un prospetto per il futuro, possiamo già dire di avere un difensore su cui puntare per il presente.

Cuadrado: 7 Viaggia ad una velocità troppo alta per la compassata retroguardia nerazzurra. Llama: SV.

Aquilani: 7,5 Il colpo di tacco con cui smarca Jovetic per il terzo gol è di quelli che valgono il prezzo di un biglietto. Contribuisce molto attivamente nell’annichilire il centrocampo dell’Inter.

Pizarro: 8 Errore madornale di Stramaccioni quello di lasciargli tutto lo spazio possibile e immaginabile per far girare la squadra. E l’orchestra suona che è un piacere grazie alle sue note.Sissoko: 6 Intanto benvenuto. Gioca pochi palloni, ma è anche vero che entra in campo in un momento in cui la sfida è praticamente chiusa.

Borja Valero: 7,5 La prima considerazione: se solo sapesse tirare…Tutto il resto lo fa con una perfezione quasi imbarazzante (per gli altri).

Pasqual: 7 Dà il via alla goleada, nel senso che è lui a pennellare il cross sul quale si avvita Ljajic e batte Handanovic. Altra prova di grandissima sostanza.

Ljajic: 8 La vera sorpresa è forse la sua prestazione, perché per una volta, oltre ad essere stato brillante come dribbling e fantasia, ma anche concreto quando si è trovato a battere in porta. Una doppietta di straordinaria importanza, personale e di squadra: bravo, davvero bravo.­

Jovetic: 8 Se le critiche di stampa e tifosi devono fargli questo effetto, sarà bene criticarlo ancora. Scherzi a parte, agire come centravanti gli ha fatto veramente bene, portandolo a segnare due reti che spezzano un lungo digiuno. Fantastica la prima personale, con un tiro dalla distanza all’incrocio dei pali, colpo del repertorio che non ha mostrato spesso nella sua carriera. El Hamdaoui: SV.