Allora è vero: le querce possono fare i limoni, gli asini volare e i miracoli accadere. Una delle Fiorentine più scombiccherate della storia conquista una vittoria inebriante contro la nemica numero uno. La Fiorentina fa una gara scintillante nel primo tempo e di sofferto contenimento (erano i bianconeri a sembrare con l’uomo in più) nella ripresa, fino al raddoppio. Poi è solo passerella viola allo Juventus Stadium, è capitato così di rado che ancora temo di essere in un sogno.

Caceres – 8 – Torna grintoso e preciso. Spietato negli anticipi, provvidenziale nei rilanci e perfino goleador.

Vlahovic – – Un gol con scavetto contro la Juve è un ricordo da incorniciare. E’ il gol che dà alla Fiorentina il coraggio di osare. Impreciso in alcuni appoggi, ingaggia un personale duello con Bonucci che stasera mastica amaro.

Allenatore: Prandelli – 10 – Sbanca il campo più ostico contro l’avversario storicamente più duro. Inventa Borja Valero regista e lo cambia al tempo giusto. La squadra del primo tempo mostra coraggio e spregiudicatezza, come da lui richiesto. Secondo tempo frenati dalla paura di vincere, fino al secondo gol. Poi è un arrivo trionfale.

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