Il gol al Liechtenstein tutto sommato ha rappresentato l'aspetto di minor importanza, visto il valore dell'avversario, ma la crescita di Stefano Sensi è fuori dubbio e infatti il ct Mancini lo considera una delle prime alternative al suo centrocampo titolare. Classico calciatore brevilineo, ottimo per il possesso palla e per dialogare in velocità con i compagni di reparto ma soprattutto tirato fuori solo da club romagnoli: dal Rimini al Cesena e ora il Sassuolo. Ma il rimpianto della Fiorentina affonda le radici al 2016, quando la possibilità di prenderlo dal club bianconero c'era eccome e la società viola era stata accostata a lui. Poi forse la convinzione sul ragazzo, classe '95, non era totale e le strategie si orientarono altrove ma la Fiorentina lì perse una gran bella occasione in prospettiva, soprattutto considerato la penuria di palleggio che c'è oggi nella rosa gigliata.

 

 

 


💬 Commenti