Il caso Chiesa esiste e su questo non ci sono dubbi. La partita di domenica, la scelta di non scendere in campo contro il Verona e le parole dell'allenatore della Fiorentina, Montella, lo hanno aperto ufficialmente.

Sul giocatore La Gazzetta dello Sport scrive che Commisso ha sfidato le leggi del calcio che suggeriscono di non trattenere a forza giocatori che con la testa sono già altrove. Da quel momento arrivato la scorsa estate fino ad oggi, la Fiorentina e Chiesa sono stati come due rette parallele: sono andati avanti senza incontrarsi mai. Con soli due anni di contratto rimasti, stavolta è l'esterno viola ad avere il coltello dalla parte del manico. Il numero uno gigliato era ed è ancora disposto a riconoscergli, con l’allungamento del contratto, lo stesso ingaggio di Ribery. Cioè, il top. Invece, silenzio. Questa proposta resta valida. E il diesse Pradè la metterà sul tavolo a Natale. Ma se Federico resterà fermo sulla sua posizione, allora il giocatore potrebbe finire sul mercato.

Per andare dove? L’Inter potrebbe avere subito bisogno di un Chiesa disposto a sacrificarsi nel ruolo di esterno a tutta fascia caro a Conte, ma la società nerazzurra non è in grado di mettere sul piatto tra due mesi un’offerta tra contanti e giocatori da 70 milioni di euro. Quindi per i nerazzurri tutto verrà rimandato a giugno. La Fiorentina ascolterebbe anche eventuali offerte provenienti dalle grandi d’Europa, mettendo la Juventus in ultima fila. Anche perché Commisso quest'estate lo ha detto chiaramente di non volere un altro caso Baggio.


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