Sostanza e qualità. Sono i prime le parole che balzano in mente per descrivere il centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura. Nonostante una stagione per certi aspetti orripilante e complicata per la squadra viola l’ex giocatore del Milan ha provato più volte a tirare la carretta, mostrando impegno, spirito di sacrificio e dedizione. I gol messi a segno sono stati oggettivamente pochi per uno del suo calibro, ma va sottolineata l’importanza che ha dimostrato tenendo unite la linea mediana e quella offensiva, portando e recuperano palla in tantissime situazioni d’attacco e rischiato più volte la giocata. Non a caso i due precedenti allenatori Iachini e Prandelli hanno più volte scelto di affidarsi a lui anche nelle partite più complicate, e certificando, se mai ce ne fosse bisogno, che di Jack ci si può fidare.

Adesso, con l’arrivo di Rino Gattuso in panchina, Bonaventura ritrova il mentore di quando vestiva la maglia rossonera. La sua tecnica rappresenta una risorsa importante per gli standard di gioco che il tecnico ha intenzione di applicare. Gattuso sa bene quello che Bonaventura può dargli e come farlo rendere al massimo, e il giocatore non lesinerà nel mettersi a totale disposizione del suo allenatore, come del resto aveva fatto anche in precedenza. “Mi ha fatto sentire importante e io gli ho dato l’anima, dimostrandogli che di me poteva fidarsi”, aveva raccontato in un’intervista lo scorso anno. Parole che fanno capire quanto il rapporto tra i due sia sincero e importante. La Fiorentina può e deve trarre vantaggio da esperienze e conoscenze condivise da entrambi per aprire un nuovo ed entusiasmante ciclo con Ringhio e Jack naturalmente protagonisti.


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