L'impronta che Muriel ha lasciato da quando è arrivato a Firenze è decisamente importante. Tuttavia, nell'entusiasmo generale, conviene fare un analisi più approfondita per risalire a certe considerazioni. Nelle partite in cui Muriel ha davvero inciso sfoggiando al massimo la sua dote principale, ovvero la velocità, c'era in campo anche Simeone e il colombiano agiva a sinistra nel tridente completato da Chiesa. Quando invece Pioli ha lasciato il Cholito in panchina, Muriel si è un po' annebbiato non riuscendo ad emergere: parliamo delle partite contro Torino in Coppa Italia e contro Udinese e Napoli in campionato. E anche nel 7-1 contro la Roma, se ci pensiamo, Muriel non è stato tra i protagonisti e il gol segnato è arrivato semplicemente perchè si trovava al posto giusto nel momento giusto. Tutto questo per dire che l'unico modo per far rendere al meglio gli attaccanti della Fiorentina è quello di far giocare Simeone al centro, con Chiesa e Muriel ai suoi lati. Difficile capire come mai Pioli non se ne accorga, e ancor più difficile è accettare che l'allenatore viola possa sprecare il potenziale dei suoi giocatori; in particolare quello di Luis Muriel, che se espresso al massimo potrebbe davvero permettere a Firenze di tornare a sognare.


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