Inutile nascondersi: la bomba mediatica lanciata dal presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha scosso tutto l'ambiente, Vlahovic compreso. Da settimane ormai non si parla d'altro, e tutto questo rischia di disunire una squadra, quella di italiano, che fino ad ora aveva sorpreso tutti, in positivo ovviamente. Al di là del fatto che il patron viola abbia avuto tutte le sue buone ragioni per uscire allo scoperto, è altrettanto oggettivo che il serbo abbia un contratto che lo lega ai colori viola fino a giugno 2023. Ancora 20 mesi di vincolo tra Vlahovic e la Fiorentina. Ma quanti altri giocatori si ritrovano nella medesima situazione del serbo? Qual è la fotografia delle altre rose della nostra Serie A in tal proposito? 

Partendo dalla Fiorentina, oltre a Vlahovic anche il suo connazionale Milenkovic e Dragowski hanno il contratto in scadenza a giugno 2023. Solita situazione contrattuale anche per Pulgar e Nastasic, finendo coi due portieri Terracciano e Cerofolini. A questa lista potremmo aggiungere anche Bonaventura, visto che con ogni probabilità il suo rapporto con la Fiorentina (con scadenza giugno 2022) sarà prolungato appunto di un ulteriore anno. Punto interrogativo invece per quanto riguarda Saponara e Callejon, anche loro in scadenza il prossimo giugno. La sensazione però è che per entrambi il rinnovo passerà dalle prestazioni in campo delle prossime 30 gare di campionato. 

Dando uno sguardo invece alle altre squadre della nostra Serie A, si evince che sono tanti i giocatori e le rispettive squadre, che si ritrovano nella medesima situazione di Vlahovic e Commisso, ovvero con un contratto in scadenza giugno 2023. Nell’Inter per esempio, escludendo il trentacinquenne Dzeko, sono ben sei i calciatori che dovranno ritrattare con la società nerazzurra. Nomi del calibro di Lautaro Martinez, De Vrij, Skriniar, Gagliardini, Di Marco e Sanchez. La Juventus invece dovrà fare i conti con le scadenze di Ramsey, Alex SandroRabiot. Solita zolfa in casa Atalanta: Zapata, Gosens, Muriel, Malinovskyi, Hateboer, Toloi Djimsiti. Anche il Napoli ha dei pezzi pregiati in vetrina: Koulibaly, Ruiz e Meret. Il Bologna invece Soriano e il giovane e promettente Svanberg. 

Questi solo alcuni dei nomi che, ad oggi, hanno il contratto in scadenza giugno 2023 con le rispettive squadre. Alcune riflessioni sorgono spontanee: il presidente Commisso è stato frettoloso nel suo ultimatum a Vlahovic oppure è stata la scelta migliore mettere il giocatore con le spalle al muro? Si può parlare di eccessiva frenesia da parte della dirigenza gigliata o finalmente della tanto agognata progettualità che spesso è mancata a Firenze? 

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