Prendiamo la rosa della Fiorentina, e facciamo una rapida valutazione. La maggior parte dei giocatori che la compongono, o quantomeno di quelli che abitualmente scendono in campo, probabilmente se ne andrà. Vuoi per ragioni di mercato, vuoi per prestiti non riscattati, l'impressione è che saranno davvero pochi i confermati in casa viola. Viene quindi da chiedersi con quale voglia, spirito e cuore dei giocatori il cui futuro sarà lontano da Firenze lottino per la salvezza. La risposta è semplice, e purtroppo si manifesta chiaramente in campo: una squadra che nelle ultime sette partite ha segnato un gol e che non vince da Febbraio, sinceramente, meriterebbe di retrocedere.

Fortuna che ci sono le altre squadre, che con una serie di combinazioni non certo impossibili ci possono salvare. Questo si diceva fino a l'altro ieri, poi però la realtà è stata un'altra. A dir poco inesistente l'opposizione che Sampdoria e Torino hanno avuto nei confronti dell'Empoli, mentre a salvare il Genoa in extremis col Cagliari ci ha pensato il VAR. E quindi, magicamente, tutto si deciderà nell'ultima giornata, negli ultimi novanta minuti.

Da una parte Fiorentina-Genoa, dall'altra Inter-Empoli. Dato che sperare nelle altre finora non è stata una buona idea, conviene dunque concentrarsi sulla partita del Franchi. E potremmo definirlo un finale da thriller, con l'amato Prandelli costretto a giustiziare la "sua" Fiorentina per salvare il Genoa dal baratro della Serie B. Dall'altra parte ci saranno quegli stessi giocatori che, come detto qualche riga sopra, molto probabilmente il prossimo anno avranno un'altra maglia addosso. Che rimanga in loro un briciolo di dignità? Può darsi, ma di questi tempi la cosa migliore da fare è senza dubbio un'altra. Incrociare le mani, guardare il cielo, e sperare che Dio ce la mandi buona.


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