Il centrocampista della Fiorentina Youssef Maleh, intervistato da gianlucadimarzio.com, si è soffermato su diversi temi.

A cominciare dall’ambientamento in una città nuova: “A Firenze mi sto trovando bene, sia dentro che fuori dal campo. E’ una città splendida. Qua ci sono più pressioni perché è una piazza più importante, con una grande storia. Vivo in centro con la mia ragazza. In particolare, mi piace andare ai giardini di Boboli, ci sono stato anche di recente, ma ci sono tanti altri posti molto belli. Ho anche portato una bicicletta per uscire e viverla a pieno, ma non come Igor che ancora non ha la patente”.

Maleh si sofferma poi sulla firma con la Fiorentina, arrivata nel gennaio 2021: “Ero in scadenza di contratto e mi misero fuori rosa per un mese. Il mio procuratore mi disse che c’era l’interesse della Fiorentina, che poi si è concretizzato e sono rimasto in prestito. Non esitai un secondo nell’accettare questa squadra e penso che nessuno lo farebbe”.

In carriera è stato allenato da tecnici in rampa di lancia come Zanetti, Dionisi e oggi Italiano. Del tecnico della Fiorentina dice che “penso che sia un allenatore che cura tanto i dettagli e questo ha fatto la differenza in questa stagione. Anche gli scorsi anni ha saputo coinvolgere tutti i giocatori, con lui nessuno sa se gioca o meno. Questo è positivo”.

Prosegue così l'italo-marocchino: “Da ex centrocampista capita che ci dia dei consigli, ma in generale lo fa con tutti. Capita anche che ti fermi fuori dal campo, negli spogliatoi o nei corridoi per perfezionare qualcosa che non è andato bene in allenamento. Cerca di trasmettere qualcosa di diverso in campo, rispetto a Zanetti e Dionisi che sono più verticali, mentre lui ricerca più il possesso della palla”.


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