La partenza di Torreira è stata devastante e uno sbaglio su tutti i fronti. Adesso quindi la Fiorentina deve porvi rimedio, cominciando proprio dal ruolo che il centrocampista di Fray Bentos ha lasciato. Quella posizione di mediana cruciale per il gioco dell'allenatore cui oggi è arrivata la conferma. Il nome caldo delle ultime ore, dopo il naufragio di Grillitsch, è quello di Rolando Mandragora, vero e proprio pallino di Pradè (anche Lucas lo era in realtà). Centrocampista dotato di grandi doti tecniche, di una visione di gioco importante ma soprattutto di una qualità che nessun giocatore viola possiede.

Si tratta del tiro da fuori area, un elemento imprescindibile per il gioco del calcio. Un particolare che né Bonaventura né le altre mezzali hanno in dotazione. Quello di Mandragora, oltre a essere molto potente, è secco e dalla lunga distanza. Veri e propri missili cui solo la sfortuna, nella passata stagione, ha fatto spesso infrangere sui legni conclusioni altrimenti imparabili. Va detto che il gioco di Italiano si risolve in qualunque modo fuor che col tiro da fuori, ma è comunque un indubbio asso nella manica da poter sfruttare nelle gare più chiuse. Quelle in cui l'avversario si barrica dietro trincerato e sembra impossibile da perforare dall'interno.


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