Mandragora: "Mi piacerebbe mettere le radici a Firenze. La non convocazione in Nazionale è uno stimolo. Rigorista? C'è dietro un ragionamento di squadra"

Rolando Mandragora, giocatore della Fiorentina, si è raccontato a Radio Bruno parlando del suo arrivo a Firenze e sulla Nazionale che spera di ritrovare. Poi un commento anche sui rigoristi viola:

"A Firenze mi sto trovando bene e vorrei mettere radici qui. E' una piazza ricca di storia e vorrei scoprire le zone dei veri fiorentini, visto che il centro è pieno di turisti. Ancora non conosco tanto la città perché giocando ogni tre giorni non esco spesso".

Sugli infortuni: "Fanno parte del gioco, è ovvio che quando ne mancano tanti e giochi ogni tre giorni ci possono stare".

Sulla Nazionale: "Il fatto che nessun giocatore della Fiorentina ci sia è uno stimolo come non convocazione. Il ct ne può chiamare soltanto alcuni, ma le nostre prestazioni ci possono portare una vetrina importante. Spero di riuscire ad entrarci nei prossimi ritiri. Il Mondiale è una storia triste, ma dobbiamo rialzarci".

Sul rigorista: "Anch'io posso candidarmi perché anche in quell'aspetto noi ragioniamo sempre da squadra. Quindi se capiterà potrei anche propormi".