Antonin Barak è ormai un giocatore della Fiorentina, andando a chiudere il reparto di centrocampo di mister Italiano. Con l'arrivo del ceco si aggiunge un'altra pedina di spessore in una zona del campo fondamentale per la transizione del gioco. Un elemento che si somma anche a uno dei nuovi arrivati in mediana, Rolando Mandragora.

Come Barak, anche l'ex Toro veniva da una stagione positiva da cui ne era uscito pronto per un salto di qualità. A 28 anni da compiere, anche il trequartista scaligero ha deciso di fare il grande passo. Quello del calcio europeo, che la Fiorentina dovrà prima confermare in Olanda. La piazza di Firenze è così diventata, o meglio tornata, appetibile per i giocatori delle squadre di metà classifica del nostro campionato. Dopo la doppia cifra in reti segnate la scorsa stagione e le esperienze positive a Udine e Lecce, per Barak è giunta l'ora di calarsi in una realtà con pretese maggiori.

Nello stesso modo in cui Mandragora ha rinunciato alla fascia da capitano a Torino, Barak ha deciso di lasciare la Verona in cui poteva ripetersi, ma senza ambire alle parti alte della classifica. Il giocatore ha raggiunto subito l'accordo con la società di Commisso, segno che si sente già mentalmente pronto per un upgrade personale. Quello di un calciatore all'apice della carriera che vuole giocare in palcoscenici intercontinentali e non si accontentava più delle graziose melodie che venivano dall'Arena.

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