La segretaria generale della Pier Luigi Nervi Foundation, Elisabetta Margiotta Nervi, è intervenuta a Lady Radio parlando dello stadio Artemio Franchi e del suo destino: “Le frasi di Rocco Commisso sul Franchi? Non le commento, il presidente della Fiorentina è l’unico che rispetto in questa storia. E’ un privato, può esprimere le sue opinioni come e quando vuole. E’ irrilevante, però, quello che dice e pensa Commisso. Anzi, lo è stato fin dall’inizio sul destino del Franchi. Non è nelle sue mani, chi è importante in questa storia perché possiede lo stadio e perché è un’autorità pubblica è il Comune di Firenze e il suo Sindaco Nardella che ha usato questa occasione nella peggiore maniera possibile”.

Inserire lo stadio della Fiorentina nel PNRR? Il Franchi - continua Margiotta Nervi - è entrato nei quattordici grandi attrattori culturali nel fondo del Ministero della Cultura in questa visione di rilancio del patrimonio italiano da parte dello stesso Ministero. Sono stato la prima ad essere entusiasta di tale decisione, mi sembra che l’Artemio Franchi di Firenze meriti di essere tra questi attrattori. Questi fondi però sono stati assegnati con una precisa motivazione: tutela, valorizzazione e promozione culturale. Oggi di cosa si discute? Del fatto che la Fiorentina non sia riuscita ad ottenere lo stadio. Corrisponde agli intenti per cui sono stati dati questi soldi?".

"Abbiamo fatto passare agli occhi dell’Europa, dei cittadini italiani, un’operazione di restyling... che terribile parola. Che c’entra il restyling con un’operazione di tutela e valorizzazione? Restyling uguale tutela? Abbiamo una tradizione di valorizzazione culturale che fa invidia al mondo, abbiamo città che sono lezione per tutti. Siamo poi finiti in una situazione del genere, siamo la barzelletta del mondo. Anzi, me ne tiro fuori. C’è qualcuno che ha voluto gestire tutto in prima persona, Dario Nardella. Ha fallito un’occasione d’oro per Firenze. Recuperare un bene pubblico di grande valore per la storia e la cultura della città rendendolo ciò che è sempre stato: uno stadio municipale polivalente come potrebbe ridiventare".

"Siamo riusciti - aggiunge Margiotta Nervi - ad arrivare al punto dove questi soldi non verranno neanche assegnati. E’ una cosa scandalosa. E’ onta per la città di Firenze e del Sindaco. Dobbiamo guardare le cose come sono, c’era l’occasione per un rilancio culturale. Abbiamo creato una confusione di ruoli e competenze, il Ministero della Cultura ridotto a lacché del Comune di Firenze che si è messo a servizio di questo progetto assurdo di trasformare uno stadio degli anni '30, che ha i suoi limiti come performance, in qualcosa che non poteva essere avallando le decisioni del comune come una cartina di tornasole. I ruoli di tutti si sono confusi".

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