A poco più di ventiquattro ore dal fischio finale, sono arrivate le scuse (private) del patron della Spal Walter Mattioli per le frase pronunciate nei confronti di Federico Chiesa al termine della partita contro la Fiorentina. "Sappiamo che Chiesa è una persona poco seria e onesta, inventa falli e queste situazioni ma questo è il suo atteggiamento", queste le parole del numero uno del club di Ferrara: dichiarazioni che hanno scatenato, com'era ovvio che sia, un pandemonio. Le prime reazioni sono arrivate sui social, che si sono nettamente schierati a favore del talento viola: a seguire ecco l'ammissione di colpa di Felipe e le repliche, piuttosto pesanti, di Antognoni e Cognigni. Nella giornata odierna, a mente fredda, sono arrivate le scuse di Mattioli, che ha chiamato i vertici della Fiorentina e si è detto dispiaciuto per quanto detto ieri. Adesso però, il presidente della Spal potrebbe e dovrebbe fare ancora meglio: visto che le accuse a Chiesa sono arrivate pubblicamente, anche le scuse dovrebbero essere fatte in questo modo e non in privato. Un modo per mettere definitivamente la parola fine ad una vicenda davvero brutta e per scacciare da Federico Chiesa le accuse di simulatore, che erano già arrivate da Gasperini al termine della partita contro l'Atalanta. E per chiudere in bellezza la questione, a Mattioli basterebbe procurarsi il numero del figlio d'arte della Fiorentina e chiamarlo per porgergli direttamente le proprie scuse.


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