Vigilia infuocata è dire poco, con una salvezza ancora in ballo e le mille voci sul cambio proprietà: Vincenzo Montella però, pur squalificato, ha da pensare al Genoa e in conferenza stampa parla così: "Abbiamo lavorato sulla testa, sulla consapevolezza, esaminando quello che è successo nelle ultime 7 partite. Il destino del calcio ci ha messo la mano sopra. Questo non significa che non siamo consapevoli che la partita di domani vale la stagione, dobbiamo difendere Firenze e non soltanto la Fiorentina. Abbiamo preso coscienza del momento, siamo stati messi alla prova in modo violento ma se siamo intelligenti, lo vedo come un momento di crescita. Io i ragazzi li vedo bene, anche in allenamento, è successo l'incredibile ma domani dobbiamo chiudere la stagione, sapendo che dipende solo da noi. Per questo dobbiamo giocare senza paura. Cosa mi preoccupa? Nel paradosso dell'ultimo mese ho ritrovato Firenze, con la sua passione, la voglia di incidere, come lo sento io lo sente anche la squadra. I primi giorni l'avevo auspicato, che i tifosi non ci mostrassero indifferenza e in questa settimana non c'è. Sono certo che in questa difficoltà enorme, sia un vantaggio questo aspetto anche per il futuro. Siamo in questa situazione per colpa nostra, ma anche il considerare solo la partita con l'Atalanta è stato negativo e ci sono caduto anch'io. La squadra ha fatto le sue partite, si impegna, c'è poca tranquillità perché per sbagliare 5-6 gol a partita non c'è altra spiegazione. Abbiamo ancora il destino nelle nostre mani e dobbiamo affrontarlo a testa alta e petto in fuori. Sogno che domani, quando ci sveglieremo da questo brutto sogno, ognuno di noi faccia un'analisi un po' più lucida e si capisca dove si è sbagliato".


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