Al Corriere dello Sport, Tofòl Montiel ha toccato anche altri argomenti: "Come ho conquistato i compagni della prima squadra? Sono un tipo socievole, allegro, che ride molto. E poi tutti noi abbiamo in comune l'entusiasmo di giocare a calcio. Credo che questa sia un po' una lingua universale, anche se ammetto che non mi aspettavo di ambientarmi così presto. Moena? Ho legato molto con gli ispanici, da Simeone a Pezzella, senza dimenticare Maxi Olivera: l'impatto con la lingua è stato più facile grazie a loro, ho fatto tesoro dei loro suggerimenti. Io un Messi in erba? Impossibile! Messi è il top, non esiste uno meglio di lui. Io sono solo un giovane che sta studiando per farsi grande. I miei idoli? Iniesta, Ozil e David Silva. Nazionale? Indossare la maglia della Roja è uno dei sogni che vorrei realizzare. Ho fatto uno stage con l'under 19 ed è stato come toccare il cielo con un dito. Ma so bene che devo lavorare e andare con ordine: prima devo vincere con la Primavera e poi magari conquistare il posto in prima squadra. So che ci sono giocatori forti e che non sarà semplice, ma io voglio alzare l'asticella. Vlahovic? Ha personalità da vendere. Bigica? Mi ha detto di giocare con umiltà, così come in precedenza mi avevano consigliato Pioli e mio papà Oscar. Firenze? I tifosi mi hanno fatto sentire importante fin dal primo momento. Quando per strada mi riconoscono e mi fermano è una sensazione pazzesca, pur essendo consapevole che la strada per arrivare dove sogno è ancora molto lunga".


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