L'annoso paragone con Ronaldo, il Fenomeno, ha accompagnato a lungo Muriel, che a La Nazione ha svelato anche un retroscena che lo riguarda: "Lui l'ho incontrato solo una volta, nel 2015, quando ero in Cile con la Colombia per giocare la Coppa America. Mamma mia che figura. La scena è questa: stiamo uscendo per andare a giocare e dall'ascensore sbuca Ronaldo e io nulla, mi paralizzo per l'emozione. Cuadrado capisce e riesce a trascinarmi di fronte a lui, io mi vergognavo come un bambino. Arrivo lì e non spiccico parola, Cuadrado nel frattempo scatta una foto e quello è l'unico ricordo che ho dell'incontro con il vero Ronaldo. Gli anni di Cosmi? Ho commesso i miei errori ma sono contento e sereno per quello che ho fatto. E poi l'ho detto, davanti ho ancora molti anni di calcio. Sogno di meritarmi la conferma qui a Firenze. Feeling con Chiesa? Federico ha qualità eccezionali, può meritarsi una squadra top. Spero di giocare con lui ancora per tanti anni. Il peso? Questa storia davvero è stata un peso per me. Ora ci sorriso ma se ripenso a quando Guidolin disse quella famosa frase... Non calcolò le conseguenze che avrebbero potuto avere quelle parole e io ho continuato a pagarle a lungo. Posso essermi presentato 2 o 3 chili sopra il peso forma, dopo un mese di vacanza, ma quelli succede a tutti i giocatori, anche ai più magri".


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