Tre partite dopo lo stop, un punto guadagnato. Inutile girarci intorno: la ripartenza in casa Fiorentina è stata fino a ora una vera e propria delusione. Il clima che si respira ora non è dei più tranquilli, complice la pesante sconfitta casalinga di ieri contro il Sassuolo. Per analizzare meglio la situazione introno alla squadra viola, Fiorentinanews.com ha contattato l'ex dirigente della Fiorentina Claudio Nassi

Fino ad ora si guardava alla posizione in classifica della Fiorentina con un po' di superficialità. La sconfitta contro il Sassuolo invece ha cominciato a far preoccupare molti per quanto riguarda il discorso salvezza. Crede che la Fiorentina stia rischiando davvero la retrocessione? 

"Con il calcio non si scherza. Questo è un gioco stupido per persone intelligenti. I fattori in campo sono molti: politico, tattico, tecnico, fisico, atletico e ci sono delle priorità. Per fortuna i punti in classifica della Fiorentina non sono pochi e ieri a rendere meno amara la sconfitta ci sono stati i risultati negativi di SPAL e Lecce che aiutano i viola a tenersi a debita distanza dalla zona calda. Bisogna stare attenti e parlare poco. Per esempio vedo ancora troppe proteste nei confronti degli arbitri. Rimboccarsi le maniche e pensare solo a salvarsi, non rifacendo un finale di campionato come lo scorso anno"

Secondo lei i giocatori che si sono visti ieri in campo sono scarichi anche a livello mentale?

"Oltre ai giocatori c'è anche la società. Ripeto: ci sono delle priorità al momento e non sono quelle di fare programmi per il futuro. Non si può pensare a quello che sarà. La squadra ora deve essere sopra tutto e tutti, sostenendo i giocatori e l'allenatore. Di Chiesa, Castrovilli e Iachini ne parleremo quando saremo salvi"

A proposito di società, come giudica questo primo anno di operato della nuova gestione Commisso?

"Sono arrivati dimostrando di avere entusiasmo e soldi da investire. Hanno comprato il terreno per il nuovo centro sportivo della Fiorentina, che era l'unica cosa che mancava. Poi però bisogna anche rendersi conto di cosa si ha in mano. La squadra viola rappresenta una delle città più belle del mondo in una delle regioni più belle del mondo. Commisso deve capire che il calcio in Italia non ha niente da spartire con quello americano. Devono stare attenti e spesso si sono mossi come elefanti in una cristalleria. Serve calma e politica. Spesso la Fiorentina non lo è stata e questo può essere un danno non da poco. I vecchi saggi dicevano che il calcio si fonda anche sull'empatia. Crediamo davvero che la squadra viola dopo tutte le proteste stia simpatica a molti, arbitri in primis? Alla fine ti si presenta il conto. Bello sentire "Rocco uno di noi", ma non basta. Anzi, alle volte è controproducente"

 

 

 


💬 Commenti