Non vi nascondiamo che di tutte le partite che la Fiorentina era chiamata ad affrontare in questo periodo, quella con l'Udinese era la partita che temevamo di più. Veniva dopo la grande affermazione di San Siro, dopo un ciclo terribile e i friulani erano i primi avversari che potevamo definire abbordabili sulla carta. Insomma c'erano tutti gli ingredienti per un flop storico, anche perché la squadra viola, novantanove volte su cento si ritrova a sbagliare questo tipo di partite.

Ma fortunatamente questa è stata proprio la centesima, l'eccezione, quella che non hai sbagliato, soprattutto parlando di risultato perché di gioco stavolta, anche per il fatto che davanti c'era una squadra che praticava il catenaccio più selvaggio, non ne hai messo in mostra molto. I tre punti sono arrivati con la testa, quella utilizzata in campo e quella di Milenkovic che ha inzuccato la palla all'angolo e ora la classifica ha tutto un altro aspetto se la paragoniamo a quella di un mese fa.

E' logico e scontato che non ci si debba mettere a fare voli pindarici però non sottovalutiamo neanche tutto quello che questo periodo ci ha detto. La Fiorentina non è stata messa sotto da nessuno, se non per 40 minuti dal Genoa (che purtroppo ha vinto solo con noi) e 15-20 minuti con l'Atalanta. Abbiamo affrontato squadre come il Napoli, la Juventus, la già citata compagine orobica, lo stesso Milan, eppure in campo, per larghi tratti i viola si sono fatti preferire anche a cotanti quotati avversari. Ce n'è abbastanza per essere ottimisticamente prudenti o prudentemente ottimisti. Basta solo non perdere la ragione.


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