Il tavolo è aperto per il nuovo Franchi con incontri frequenti fra i tecnici del Comune e quelli della Fiorentina. Ma la società viola, sebbene abbia a più riprese mostrato interesse per il nuovo progetto, non si è ancora sbilanciata. Di questo tema si occupa stamani La Nazione.

Serviranno prese di posizione ufficiali per definire se il nuovo Franchi sarà la casa dei gigliati e se la società è interessata a partecipare anche all’avviso pubblico che prevede l’affidamento a un privato del progetto di rigenerazione del Campo di Marte tramite un project financing o una concessione di suolo pubblico per valorizzazione dell’area. Servirà un investimento da 70 milioni di euro.

Quali sono gli interrogativi, i dubbi, le necessità che la società viola vuole sciogliere prima del sì definitivo? Un primo punto riguarda il canone d’affitto che la Fiorentina dovrà pagare al Comune. E poi i costi d’affitto degli spazi commerciali interni allo stadio e la gestione dei ricavi. Probabilmente si vuole aspettare il progetto definitivo.

C'è anche il tema della cantierizzazione dell'area: fino a quando sarà utilizzabile lo stadio? Che impatto avranno i lavori relativi a parcheggi e tramvia?

Il sindaco Dario Nardella parlerà personalmente con il direttore generale del club, Joe Barone, e con il presidente Rocco Commisso. Il dialogo è positivo, quindi in Comune c’è ottimismo.


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