Ci sono aggiornamenti e sono aggiornamenti importanti sul nuovo stadio della Fiorentina, sul sogno di Commiso di costruire e di lasciare a Firenze qualcosa di importante, di unico. Sono stati giorni di ‘stallo’, dopo le tante parole, i tanti incontri, i sorrisi e le smorfie delle settimane passate. La sensazione, però, rimane la stessa: ancora c’è distanza, rimane qualche dubbio, non c’è la fumata bianca. Ma tra Nardella e la Fiorentina il dialogo continua. E la direzione rimane solo e soltanto una: l’area Mercafir.

Le alternative come il restyling del Franchi (così come aveva già scritto Fiorentinanews.com) e l’opportunità Campi Bisenzio per un nuovo impianto, le possiamo ormai scartare in modo definitivo. La prima perché, come sappiamo ormai bene, il vecchio Comunale non può essere modificato in modo serio. E’ stato detto e ridetto, anche se qualcuno continua a far finta di niente portando avanti ‘battaglie’ personali e senza senso. La seconda, che sembrava essere in piedi e comunque bella solida, è stata accantonata per un motivo su tutti: le infrastrutture. Non c’è la possibilità, in quella zona, di far arrivare tutte le domeniche quarantamila persone, nel modo più veloce e più semplice possibile. Occorrerebbe una nuova pianificazione dal punto di vista della viabilità, occorrerebbero delle varianti, che porterebbero avanti i tempi negli anni, con le incognite del caso.

Ecco perché Commisso ha detto no. Ecco perché l’area Mercafir rimane l’unica strada percorribile. E questo, comunque la si pensi, non è una bella notizia. O lì, o niente. Questa è la novità. Ma non per questo la nuova proprietà viola aspetterà del tempo, spenderà più soldi, accetterà tutto. Anzi. Si attendono novità a breve: ci sarà un bando, il prezzo non lo farà il Comune di Firenze ma sarà ‘obbligato’. E a quel punto sarà la Fiorentina a decidere se mettersi a sedere presentando la propria offerta (la sensazione è che lo farà) oppure no. Rocco Commisso è stato chiaro, sia sulla la cifra da investire, sia sui tempi sui quali non transige dopo le promesse del sindaco in questo senso. Fast fast fast, la linea non cambia. Cambiano solo le opportunità, o meglio le alternative che non ci sono più. O Mercafir o nulla, la strada è ormai tracciata.


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