Nel periodo di assenza di Giovanni Simeone dal tabellino dei mercatori si sono sentite opinioni di tutti i tipi: dal semplice "è servito male" al "è una questione di testa", oppure anche critiche come "sbaglia i movimenti, non è una prima punta ma semmai una seconda". Effettivamente alcune movenze in campo ricordano più quelle di un attaccante rifinitore, un po' come ha fatto con la Nazionale Argentina contro il Messico servendo un gran pallone per il gol di Dybala. Va anche ricordato che nell'esperienza precedente al Genoa inizialmente il suo ruolo era quello di seconda punta accanto ad una centrale come Pavoletti, quindi ogni opinione può essere individuata come condivisibile. Ma la sostanza non cambia, poiché i gol di Simeone sono attesi a gran voce da tutto l'ambiente anche alla luce dei numeri realizzati l'anno scorso. Quindi, o prima o seconda punta che sia, tridente o tandem d'attacco, il gol per Simeone è la sua caratteristica primaria, quella che fa di lui una delle frecce più importanti a disposizione dell'arco di Pioli. Pazienza comincia ad essercene poca, ma il bersaglio è pur sempre lo stesso dell'anno scorso: resta da capire quando verrà centrato dall'attaccante argentino.


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