Una lunga intervista per Lulù Oliveira, a Calciomercato.com, in cui l'ex attaccante viola ripercorre alcune tappe della sua carriera e in particolare con Edmundo e Batistuta a Firenze: "Edmundo aveva un carattere molto particolare. Quando era nello spogliatoio o fuori era tranquillissimo, ma quando metteva piede in campo si trasformava. Ricordo che stavamo facendo una partita contro la Primavera, che giocava molto bene contro di noi, poco convinti e mai al 100%. A un certo punto, Edmundo dribbla i ragazzini, uno di questi gli dà una botta, lo fa cadere e... niente, Edmundo si rialza, lo prende per il collo, coi tifosi che da fuori gli dicevano di prendersela con qualcuno più grande. Per fortuna lo abbiamo trattenuto, voleva saltare la recinzione e andare da loro... Il carnevale? Ce lo aveva nel contratto, poteva andare. Per questo è andato. Ma in quel momento si è fatto male Bati, è andato via lui, io facevo il laterale, mi misero a fare l'attaccante dopo un po' che non lo facevo e non rendevo più come prima. Nonostante tutto abbiamo fatto un campionato importante. Batistuta tirchio? Siamo amici veri, io e Bati. Ed è vero, tutte le volte che andavamo a mangiare era il primo ad alzarsi per andare in bagno. Era abituato bene in giro, lo facevano pagare sempre poco ovunque andasse. Se è il compagno più forte della mia carriera? Sì, decisamente. Ho giocato con Dely Valdes, che a livello tecnico era una spanna sopra a Bati, ma Bati era un giocatore che non sbagliava mai, anche con due uomini addosso li distruggeva. Era fortissimo. Era una bestia. La tripletta a San Siro contro il Milan, il gol in Supercoppa, era davvero incredibile. E pensa, quando arrivai, al posto del suo grande amico Baiano, la prima volta i giornalisti lo fermarono e gli dissero: "Bati, guarda, c'è Lulù". E lui... andò dritto, senza cagarmi minimamente".


💬 Commenti