L’ex centrocampista offensivo della Fiorentina Massimo Orlando ha toccato vari argomenti ad ‘Il Salotto del Calcio’ su TVL, passando dalla sfida col Basilea in Conference fino ad alcuni singoli.


Ecco le parole di Orlando: “Il percorso della Fiorentina in Conference League si è complicato anche per colpa dell’allenatore. Stimo moltissimo Italiano, ha portato la squadra a livelli alti di gioco e risultati, centrando anche la finale di Coppa Italia. La partita col Basilea però l’ha affrontata male. Non si può sempre giocare a mille all’ora. Ci sono delle partite in cui gli avversari ti aspettano e bisogna essere intelligenti nella gestione senza prendere 2 gol come li ha presi la Fiorentina. La Fiorentina è andata in vantaggio e avrebbe dovuto gestire la gara. C’è stata un po’ di presunzione da parte dell’allenatore che voleva stravincere. Penso la Fiorentina sia superiore al Basilea e possa rimontare. I due gol fuori casa col nuovo regolamento contano meno. Ho visto anche un po’ di mancanza di abitudine a giocare quel tipo di partita, serve essere astuti in quei casi”.


“Il Basilea ha fatto un bruttissimo campionato, è sesto. Nelle ultime annate ha cambiato molto, non è più la squadra pericolosa che arrivò anche agli Ottavi di Champions League. L’unico obiettivo per loro rimane la Conference. La Fiorentina si è incasinata la situazione perchè ora permetterà agli svizzeri di fare la partita che prediligono, aspettando l’errore dell’avversario e stando bassi. Sono però sicuro che la Fiorentina passerà lo stesso anche se si è un po’ complicata la situazione”.


E ancora: “Jovic ha una testa particolare, come i giocatori che provengono da quell’area geografica. Devono essere coccolati, protagonisti, considerati i numeri 1. Lui ha avuto tante chance, ha fallito il rigore con la Juventus. Le parole di Ancelotti sul giocatore però non furono buone…non lotta, non fa movimenti, gioca solo con palla addosso. Cabral ci mette il cuore, pressa alto, gioca con la squadra. Jovic è indisponente. Per me il serbo è un giocatore molto più adatto a campionati meno tattici, come la Germania, lega in cui ha fatto bene. Ha firmato un contratto da tanti milioni a Madrid ma era il sesto attaccante. Lui è arrivato a Firenze con la testa sbagliata, in Italia non è facile giocare”.


Infine: “Le critiche ad Italiano? Siamo a Firenze, qualcuno nel parterre di tribuna avrà detto qualcosa in malo modo al mister dopo aver preso gol al 94’. Sono cose che capitano e che un allenatore deve comprendere”.


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