La Fiorentina è arrivata alla sosta in condizioni non certo brillanti dal punto di vista delle prestazioni e dei risultati. A farne le spese è stato Vincenzo Montella, contestato da una parte della tifoseria. Di questo e altri temi, Fiorentinanews.com ha parlato con l'ex allenatore Corrado Orrico:

Montella viene spesso contestato, soprattutto adesso che le cose non vanno benissimo. Lei da che parte si schiera?

"Penso che i tifosi dovrebbero solo ringraziare Montella. Se si pensa a come è stata costruita questa squadra, con gli "scarti" del mercato e in pochissimo tempo, bisognerebbe apprezzare il fatto che ci sono state tante ottime partite. La Fiorentina è piena di talento ma allo stesso tempo molto giovane, quindi è normalissimo che sia soggetta a colpi di scena negativi. Di conseguenza, trovo assolutamente ingiusto scagliarsi contro Montella quando le cose vanno meno bene".

Guardando a questa prima parte di stagione, come valuta l'operato di Pradè? 

"La Fiorentina ha fatto una campagna estiva intelligente, se si considera che la nuova proprietà ha preso la squadra dalle ceneri dei Della Valle. Pradè è un bravissimo direttore sportivo, ha sempre lavorato in sintonia con Montella e secondo me ha fatto una cosa intelligente: costruire una squadra "di attesa", con la possibilità di lanciare tanti giovani in ottica futura, e sulla quale semmai si possa operare il prossimo anno per correggere gli errori e fare un campionato di qualità".

I dirigenti viola parlano spesso di "anno di transizione", espressione che a qualcuno non piace più di tanto. Ma secondo lei, cosa significa davvero questo concetto?

"Significa non fare salti troppo grandi, altrimenti si rischia di cadere nel buio, ma vedere quello che viene ed eventualmente correggere laddove ce n'è bisogno. Nel concetto di transizione rientra anche il fatto di non spendere troppo, d'altronde non è che la nuova dirigenza poteva arrivare e nel giro di due mesi investire duecento milioni sul mercato. Ribadisco il mio pensiero: punto molto su Commisso e soprattutto su Pradè, perché è uno che conosce il calcio e sa quello che fa. Sono ottimista e penso che da qui ai prossimi anni verrà svolto un eccellente lavoro".


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