“Pagheremmo per sapere in che modo Italiano spiegherà oggi ai suoi ragazzi perché hanno gettato alle ortiche una vittoria che avevano in tasca”. Inizia così un editoriale su Fiorentina-Inter, pubblicato dal Corriere dello Sport-Stadio, a firma Alessandro Barbano.
“Il tecnico viola dovrà trovare le parole giuste – si legge ancora – per far comprendere che cosa distingue una squadra vivace e generosa da una squadra di vertice. E cioè la Fiorentina dall’Inter. Perché è vero che c’è poco da fare se uno come Dzeko…Ed è vero che le squadre di Inzaghi, e l’Inter stessa prima di Inzaghi, fanno la differenza nel secondo tempo. Però, quando si dice che i nerazzurri sono stati abili a contenere i viola per poi colpirli quando la fatica li ha fiaccati, si omette che la Fiorentina nel primo tempo avrebbe potuto e dovuto chiudere la gara con un vantaggio ben maggiore”.
Addirittura avevamo in tasca la partita per un 1 a 0 a fine primo tempo contro i campioni d’Italia. Non so se questa frase è più ridicola o penosa. Ma certa gente l’ha mai giocata una partita, anche negli amatori? Credo di no altrimenti certe cretinate non verrebbero scritte.
Bisogna chiudere le partite. Non bisogna sentirsi belli e bravi. E non bisogna crollare psicologicamente alle prime difficoltà. La base è buona, ripartiamo. Vincere a Udine si può e si deve.
Davanti non avevamo cincirinella ma i campioni d’Italia e leggere critiche da tifosi e vergognoso voglio ricordarvi che le squadre si costruiscono col tempo e la Fiorentina e appena nata però abbiamo dimostrato che abbiamo un gioco e con un po di pazienza arriverà anche la consapevolezza .
Forse la spiegazione è che i fenomeni de noantri non sino poi così fenomeni! Il pluriosannato centravanti che ha segnato la miseria di un gol su azione in cinque gare (8 alla fine) eppure non si degna di firmare un contratto milionario. Un allenatore che si diverte a stipe i giornalai locali che lo hanno già eletto a mago dimenticando che piglia due gol a partita e così andrà poco lontano. Non c’ molto di nuovo e giocare bene 50 minuti e perdere (in casa) è tipico dei … polli!
Magra consolazione che abbiamo giocato un gran primo tempo, le partite durano 90 minuti.
Poi gioca un certo Biraghi che nell’azione del primo gol ha stretto al centro, nonostante ci fosse Milenkovic, e ha lasciato Darmian libero di tirare.
Poi devi recuperare e in panchina c’è Kokorin.
Italiano è bravo, ma la differenza la fanno sempre i giocatori di qualità.
Ieri sera pensavo che se giocassimo sempre così saremmo da primi quattro posti. Ma abbiamo tanto, ancora, da imparare: a dosare le forze, a non tirare in porta fetecchie ma bordate impossibili per il portiere, a non perdere la testa per le cavolate degli arbitri, a non mettere Biraghi in marcatura su Dzeco e a tenere la squadra ordinata anche quando la stanchezza si fa sentire. SFV.
Sarebbe bastata un po’ di lucidità, Vlaovich è fortissimo ma inesperto (un passaggio in area piccola in cui avrebbe fatto meglio a provare la conclusione, e uno da fuori arei 3 contro 2) Sottil ha fatto un passaggio inspiegabile a 2 passi dalla porta. Ecco spiegata qua la conclusione della partita. Abbiamo giocato un gran calcio, per 40 minuti mi è sembrato il barcellona di messi e neymar. Abbiamo preso il primo gol per una ingenuità difensiva clamorosa. Nel gol di Dzeko, a mio avviso anche.
Va bene! noi dobbiamo vincere tutte le altre, queste son tutto lusso portarle a casa. Abbiamo già preso a pallonate l’Atalanta, quarta forza del campionato.