Firenze è la prima città a riconoscere costi maggiori fino al 20% sui lavori partiti e da assegnare e che quindi adegua i prezzi per gli appalti pubblici. L’incremento è stato deliberato ieri dal Comune e consentirà alle imprese di far fronte a gran parte degli aumenti dei costi dei materiali generati dal conflitto ucraino e dall’instabilità dei mercati.

Un intervento questo che riguarda anche i lavori che stanno per cominciare, primi fra tutti quelli finanziati con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Compreso, dunque, anche lo stadio Artemio Franchi, dove dovrebbe continuare a giocare la Fiorentina negli anni a venire.

La delibera approvata dalla giunta è stata proposta dall’assessore ai Lavori pubblici, Titta Meucci: "Abbiamo definito i nuovi prezzi a tempo di record dopo l’entrata in vigore del decreto legge - spiega l'assessore, le parole sono riportate dal Corriere Fiorentino - e dato mandato agli uffici di non attendere il nuovo prezzario regionale, aggiornando immediatamente i prezzi in modo da non bloccare le gare pronte a partire".

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