Il futuro dello stadio ‘Artemio Franchi’ è stato tra i temi più discussi in queste settimane dopo la proclamazione del progetto vincitore per il restyling dello studio Arup, con David Hirsch come capo progettista. In tanti, dagli addetti ai lavori ai tifosi, hanno espresso le loro opinioni al riguardo su quella che sarà l’ammodernamento della struttura che dovrà accogliere le gare casalinghe della Fiorentina.
Per conoscere ancora meglio dettagli, tempistiche e i punti di forza del progetto vincitore Fiorentinanews.com ha voluto intervistare in esclusiva Renzo Pampaloni, presidente della Commissione urbanistica del Comune di Firenze.

Signor Pampaloni, ci può dire quali sono i suoi pareri sul progetto vincitore per il restyling dell’’Artemio Franchi’ rispetto agli altri che avevano partecipato al bando?


“In primis vorrei mettere in evidenza che il progetto vincitore è frutto di un bando di progettazione internazionale, uno dei più grandi in termini di valore economico a livello non soltanto italiano. Questo è un valore aggiunto importante perché abbiamo aperto le porte a tutti i contributi possibili. Il progetto valorizza l'aspetto relativo alla sostenibilità, perché il 30% dell'energia necessaria non soltanto allo stadio ma a tutta l'area limitrofa sarà garantita dal tetto fotovoltaico. Sono stati fatti confronti diversi tra i vari progetti con desideri condivisibili, e quello che ha vinto è apprezzabile specialmente dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Probabilmente la falda rettangolare è meno spettacolare di questa mostrata da altre soluzioni. Però è anche vero che nasconde questa "anima green" legata al tetto fotovoltaico molto esteso. Si tratta di un dettaglio importante soprattutto in questi tempi delicati per il valore dell'energia. Anche la soluzione trovata per il giardino e l'inserimento di nuovi alberi vanno nella direzione di "linea verde" che rappresenta plus non soltanto per lo stadio, ma anche per il quartiere. Questo è il vero punto di forza, incentrato sull'efficientamento energetico e la riduzione dei consumi, che vedo io rispetto agli altri progetti.

Un progetto che, si può dire, prevede tante modifiche funzionali..


"La copertura non soltanto proteggerà i tifosi dalle intemperie, ma avrà anche una funzione esterna. L'area fuori dallo stadio rappresenta un'enorme isola di calore. La tettoia sporgente consentirà di godere in maniera migliore anche le zone adiacenti garantendo una copertura per chi si sta approcciando ai cancelli oppure si trova in coda agli ingressi.
La forma del tetto prevista dal progetto consente di recuperare energia dal fotovoltaico e l'acqua.
Poi va evidenziato quanto questo progetto permetta di far avvicinare le curve. Magari altri progetti facevano tremare di più i polsi per la loro spettacolarità, ma portavano comunque le curve più lontane dal campo. Non avvicinare il pubblico al terreno di gioco sarebbe stato un elemento penalizzante. Voglio anche sottolineare che lo stadio sarà attivo non soltanto per le partite. Lo sarà anche nel corso delle altre giornate perché l'auditorium che verrà costruito tra le curve avrà funzione culturale e sociale ad uso del quartiere”.

Uno dei vincoli principali era quello di mantenere gli elementi del Nervi per il vecchio 'Franchi'. Come giudica il progetto vincitore da questo punto di vista?


“Il rispetto e la valorizzazione della struttura esistente rappresentavano i criteri da dover centrare nei progetti. C'erano dei punteggi previsti dal bando da dover raggiungere per esaudire questa richiesta. Nel caso del progetto vincitore l'obiettivo è stato centrato in pieno. Ritengo che questo tipo di requisito sia stato soddisfatto. Ognuno poi può esprimere il proprio parere su quello che gli piace o meno del progetto. I criteri strutturali non erano elementi opzionali, ma obbligatori. Il progetto che ha vinto ha quindi rispettato tutte le richieste di mantenimento e valorizzazione dei suddetti elementi architettonici”.

Per quanto riguarda la fattibilità tecnica del restyling e le tempistiche di realizzazione ci sono altri fattori da tenere presenti?


“Premetto che la fase di verifica del progetto vincitore si sta concludendo in questi giorni. Si tratta di un passaggio formale e amministrativo per il quale entro poche settimane dovrebbe arrivare l'ufficialità. Da lì in poi dovrà essere consolidato il progetto preliminare, e ci saranno 60 giorni di tempo per realizzarlo. In questa fase arriveranno dettagli più precisi. Aggiungo che, come ben sappiamo, i lavori dovranno essere conclusi entro il 2026 come previsto dal PNRR ammesso che non ci siano deroghe. Entro la fine di quest'anno dovrebbero iniziare i lavori”.

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