Grande protagonista di una storica vittoria con la Juve, il senegalese Papa Waigo a Radio Bruno ha ricordato così quel 2-3 del 2 marzo 2008: "Ogni tanto vado a rivedere quelle immagini perché ce ne sono alcune che ti restano per tutta la vita, quella volta siamo entrati nella storia, io come tutta la squadra. Per questo mi piace rivederle. Sono contento di essere entrato dalla porta principale nel cuore dei tifosi viola. Ci sono tante cose che non posso raccontare, perché fanno parte del calcio, ma entrare nella storia della Fiorentina è bellissimo. Magari ho lasciato un’impronta sul club che alcuni che sono stati tanti anni a Firenze non hanno lasciato. La Fiorentina di ora? Il calcio è cambiato, oggi è fatto molto da giovani, bisogna sempre avere gente d’esperienza però in mezzo al campo, per sopperire a delle mancanze del tecnico magari. Noi avevamo gente come Jorgensen che ci aiutava nei momenti dove rischiavamo di andare fuori strada. E’ una bella Fiorentina, che ogni tanto fa dei pareggi o prende dei gol che non si capiscono, magari erano evitabili con un po' più di esperienza. Cosa serve per giocare con la Juve? Anche solo un pezzettino di quello che abbiamo fatto noi, noi andammo a giocare la partita con le idee del mister. Io non sapevo neanche la storia della rivalità e non mi aspettavo quel tipo di reazione dei tifosi. Far vedere quei 5 minuti dove ribaltammo la partita magari potrebbe motivarli".


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