L'ex terzino sinistro della Fiorentina, Manuel Pasqual, in un'intervista rilasciata a La Repubblica, ha provato a spiegare il perché la seconda esperienza da allenatore di Vincenzo Montella si sia chiusa con un fallimento: "La qualità della squadra non era la stessa di quando giocavo io. Alla fine dello scorso anno ha subito una situazione che si era venuta a creare nello spogliatoio con le dimissioni di Pioli. Prendere una squadra in corsa, con un gruppo che voleva così bene a Stefano, che non voleva ci fosse un cambio di allenatore, non ti fa partire col vento in poppa. Poi quest’anno i risultati non sono stati eccezionali e la società ha preso le sue decisioni".


Pasqual aveva il desiderio di chiudere la sua carriera con la Fiorentina: "Credevo di non andare mai via da Firenze. Ricorderò sempre il giorno dell’addio, dove tutti mi hanno salutato e hanno pianto con me. Una sensazione bellissima. Ho sempre dato tutto, non ho mai mollato e vedere che la mia mentalità era entrata nel cuore della gente, mi ha fatto apprezzare quella giornata...Ho provato a tornare, per fare un altro anno. Anche perché stavo bene fisicamente e potevo dare qualcosa sia in campo, magari non pienamente da protagonista, che nello spogliatoio. Potevo dare una mano anche col cambio di proprietà. Ci ho provato sia prima che dopo il closing della nuova proprietà ma la parte tecnica ha fatto scelte diverse".

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