C’è tanta curiosità intorno al nuovo allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano e sui metodi di lavoro che utilizzerà per gestire al meglio la sua nuova squadra. Per conoscere meglio il profilo del tecnico viola Fiorentinanews.com ha contattato in esclusiva un suo illustre ex compagno di squadra ai tempi del Chievo Verona, ovvero l’ex attaccante e bandiera gialloblù Sergio Pellissier. Con lui abbiamo trattato anche altre tematiche relative al presente e al futuro della Fiorentina.

Sig. Pellissier, lei conosce molto bene Vincenzo Italiano. Secondo lei è il tecnico che può fare il caso alla Fiorentina per rilanciarsi?

“Si, a mio modo di vedere Italiano alla Fiorentina può fare molto bene. Si è sorbito tutta la gavetta e ha ottenuto buonissimi risultati ovunque è andato dimostrando le sue capacità. Ha mostrato di saper gestire anche momenti non semplici, e questo è dovuto dalla grande personalità che aveva anche da giocatore. Firenze non è una piazza facile, i tifosi della Fiorentina giustamente pretendono tanto per l'importanza dell'ambiente e serve quindi un allenatore che sappia gestire un gruppo di giovani che ha bisogno di arrivare ai risultati. Italiano sa gestire è abituato a gestire queste problematiche, e in questo momento in cui la Fiorentina è arrivata da un anno un po' particolare lui potrebbe essere il tecnico più adeguato alla circostanza”.

Da veterano ed ex uomo spogliatoio del Chievo come giudica la scelta della Fiorentina di non proseguire con elementi esperti come Ribery, Caceres e Borja Valero?

“La Fiorentina ha fatto determinate scelte sicuramente per il suo bene. Probabilmente la società ha ritenuto che alcuni giocatori un po' in là con l'età e apparsi talvolta in difficoltà in una stagione complicata non fossero più idonei con il progetto. Da esterno non so cosa può essere successo realmente, ma mi dispiace che siano andati via perché potevano sicuramente dare una grossa mano dal punto di vista della personalità, e questo dettaglio per ogni squadra è molto importante. Però indubbiamente se sono state prese queste decisioni i dirigenti avranno avuto la situazione ben chiara”.

L’attaccante viola Dusan Vlahovic è sempre più corteggiato dai grandi club e ancora non sono arrivate notizie sul suo rinnovo con i viola. Da bomber a bomber, che si sente di consigliargli per il suo futuro?

“Beh, io sono l'ultimo che può parlare di scelte dato il grande affetto che ho provato per la maglia. Posso dire che quando c'è una possibilità di andare in una grande squadra con ambizioni diverse bisogna riflettere bene per non avere rimorsi successivamente. Ci sta di voler cogliere un'occasione quando sei così giovane, perché magari i club possono cambiare idea successivamente. Io se fossi in lui e avessi tante richieste in questo momento le valuterei. Resta di fatto che per me Firenze è una piazza molto interessante dove Vlahovic può diventare ancora più forte, però serve disporre di una squadra che completa che lo sostenga".

Lo vede quindi come il centravanti del presente e del futuro della Fiorentina?

"Deve valutare se i cambiamenti che ci sono stati nella rosa possono incidere sui suoi risultati. Quindi, o si sceglie con il cuore come ho fatto io, o si fanno delle valutazioni. Le valutazioni deve poi farle anche la società. Il rinnovo servirebbe a dargli la tranquillità per farlo giocare al meglio. Vlahovic è un giocatore forte, può rappresentare anche una moneta di scambio e valere tanti soldoni, ma immagino che la Fiorentina voglia tenerselo ben stretto perché sa che può diventare ancora più forte e rappresentare così anche un possibile investimento per il futuro”.


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